GIACOMO BINI
Cronaca

Missione in aiuto dei rospi. L’associazione: “Rallentate e scansateli”

Le volontarie di Habitus tutte le sere presidiano via Marx. Prelevano i “Bufo bufo” che cercano di arrivare all’Agna per la riproduzione

Lucia Mattei, presidente dell’associazione Habitus, all’opera a Fognano

Lucia Mattei, presidente dell’associazione Habitus, all’opera a Fognano

Montale (Pistoia), 31 marzo 2025 – Aiutare i rospi ad attraversare la strada impedendo che siano schiacciati dalle auto è la missione delle volontarie dell’associazione Habitus che ogni sera dopo il tramonto presidiano un tratto di via Carlo Marx a Fognano dove centinaia di "Bufo bufo”, questo il nome scientifico del rospo comune, passano dalla terra del bosco all’acqua del torrente e per farlo devono, purtroppo per loro, oltrepassare la via comunale che costeggia l’Agna delle Conche. E’ una trasmigrazione stagionale che avviene da febbraio a giugno, nel periodo della riproduzione, dopo un inverno trascorso al calduccio delle tane scavate nel terreno, sulle pendici della collina.

La meta dei rospi è il torrente e in particolare gli ampi bozzi di Scali, dove l’Agna si espande e si quieta prima di riprendere la sua corsa verso valle. Elena Iannarone, presidente dell’associazione, e Lucia Mattei, vicepresidente, scrutano la strada munite di una torcia per alcune centinaia di metri che conoscono molto bene, da un antico lavatoio dismesso fino a Scali e individuano i rospi sulla strada, spesso sono maschi, che stanno fermi in attesa di individuare la femmina e sono quindi molto a rischio di schiacciamento. Le due volontarie prendono delicatamente i rospi, li depongono in un secchio e li trasferiscono dall’altra parte della strada nell’agognata acqua. I maschi sono più piccoli e molto più numerosi, le femmine molto più grandi e in numero ridotto, per questo capita che i maschi abbiano bisogno di attraversare la strada anche più di una volta, alla ricerca dell’accoppiamento. A volte durante la traversata il maschio sale sulla schiena della femmina lasciandosi portare. E’ un processo frutto di chissà quanti milioni di anni di evoluzione che rischia di essere sconvolto dall’inconveniente della strada percorsa dai veicoli a motore. Allora ci pensano Lucia ed Elena, armate di guanti e secchio e anche di una paziente opera di rallentamento rivolta alle auto di passaggio. Lucia abita proprio lì vicino e da anni si impegna per evitare ai rospi una brutta fine, ma quest’anno il suo contributo è diventato un progetto: “Amico Rospo”, con il patrocinio del Comune di Montale. Il risultato sono più di duecento rospi salvati e con una percentuale assai ridotta di “incidenti”.

“Questa è una zona bellissima – dice Lucia – e la presenza dei rospi è un eccellente indicatore ambientale, sarebbe bello che questo fenomeno della riproduzione fosse valorizzato e noi cerchiamo di sensibilizzare la gente sulla sua importanza”. Habitus ha preparato un depliant con una le informazioni essenziali sui rospi e tre semplici regole per chi guida: “Rallenta e cerca di scansarlo, se si trova al centro della carreggiata aiutalo a finire la traversata, preferibilmente non toccarlo a mani nude”. C’è poi una regola ulteriore per la schiusa delle uova: “Non raccogliere i girini”, perché altrimenti tutta la fatica dei rospi e anche quella di Elena e Lucia verrebbero vanificate. Le volontarie aspirano a una ricerca scientifica, compiuta da esperti, sulla popolazione dei rospi di Fognano, per monitorarli e classificarli. Ma il primo passo è non farli schiacciare.