Il giorno di San Jacopo non è iniziato sotto i migliori auspici: colpa della pioggia che ha iniziato a scendere già durante la notte ha rischiato di rovinare la festa in onore del santo patrono. San Jacopo, però, ci ha mezzo lo zampino facendo sì che i pistoiesi potessero fare festa. Tra l’altro scacciando l’afa estiva con una piacevole aria frizzante. La mattinata è iniziata con la processione dei Ceri, che ha rischiato seriamente di non poter essere effettuata. Ma poi le nuvole e la pioggia hanno lasciato posto al sole e, seppure in forma ridotta, la processione ha avuto luogo. Il corteggio storico è partito da piazza Gavinana per raggiungere piazza del Duomo al suono di tamburi e chiarine, gli sbandieratori della Compagnia dell’Orso ad accompagnare i quattro rioni (Cervo Bianco, Drago, Grifone e Leon d’Oro).
Il corteggio ha poi fatto il suo ingresso nella chiesa cattedrale dove il vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli ha celebrato la messa solenne. Un rito, quello della processione dei Ceri, che apre secondo tradizione i festeggiamenti del santo patrono ed è molto sentito dalla cittadinanza che anche quest’anno, nonostante l’incertezza dovuta dal tempo, ha seguito il corteggio storico ed ha assistito alla santa messa.
Al temine della funzione religiosa i quattro rioni cittadini si sono spostati nella Sala Maggiore del palazzo comunale per la cerimonia di consegna delle pergamene ai cavalieri ed ai presidenti dei rioni e per assistere all’estrazione delle diciotto tornate della Giostra. Un momento di grande tensione e apprensione perché buona parte della Giostra dipende proprio dagli abbinamenti dei cavalieri che a quel punto sapranno contro chi dovranno gareggiare. E’ qui che iniziano a delinearsi le prime strategie, i primi calcoli, le possibili tattiche da sfruttare poi durante la corsa. E’ il momento che precede la Giostra. Tanti anche i pistoiesi che, "smaltito" il tradizionale pranzo, hanno accompagnato la sfilata storica della sera, partita da Porta Lucchese (rione vincitore lo scorso anno) per attraversare tutto il centro storico e fare il suo ingresso in piazza del Duomo. La lettura del bando e la benedizione dei cavalli e dei cavalieri hanno dato il via alla Giostra. E alla girandola di emozioni.
Maurizio Innocenti