
La troupe con i residenti
Pistoia, 26 febbraio 2025 – È finita nel dramma e nel sangue la giornata difficile di ieri a Vicofaro, iniziata con insulti e presunte sassate a una troupe televisiva. Per una questione di centimetri un ragazzo di 31 anni non ha perso la vita, dopo essere stato accoltellato alla gola da un altro ospite della comunità di accoglienza. I fatti sono accaduti poco dopo le 22, quando le sirene di un’ambulanza e i lampeggianti delle pattuglie di carabinieri e polizia hanno squarciato la quiete della notte. L’allarme, l’ennesimo, era arrivato dall’interno della parrocchia di don Massimo Biancalani. Due dei giovani ospiti avevano violentemente litigato e uno aveva avuto la peggio, raggiunto da una coltellata alla gola. Il trentunenne, dopo aver ricevuto le prime cure sul posto, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale (dove è stato sottoposto a un’operazione d’urgenza) dalla Misericordia di Pistoia in codice rosso, mentre l’assalitore si sarebbe – almeno inizialmente – dato alla fuga. Attimi di tensione anche tra i sanitari, ’assediati’ da alcuni ospiti della struttura che reclamavano un immediato ricovero del compagno, mentre l’ambulanza stava aspettando l’imminente arrivo dell’automedica. L’uomo, come detto, si è salvato per un soffio: il fendente ha reciso una vena, sfiorando l’arteria. E come sempre grande lo sconcerto dei residenti che hanno assistito all’andirivieni delle forze dell’ordine dalla finestre di casa. Peraltro i due protagonisti del drammatico episodio della scorsa notte sarebbero gli stessi che erano stati denunciati per rissa sabato scorso, dopo essersi presi a bastonate per futili motivi.
Da poco, a Vicofaro, si erano spente le telecamere di Mediaset, anche in quel caso non senza tensioni. Protagonisti alcuni dei giovani migranti del centro di accoglienza e una troupe televisiva fiorentina inviata dal programma di Mediaset ’Diritto e rovescio’, condotto da Paolo Del Debbio e in onda il giovedì in prima serata. La troupe ha realizzato ieri un nuovo servizio sulla comunità pistoiese, parlando sia con i residenti che don Massimo Biancalani e girando alcune riprese. Ma c’è stato un momento in cui verso giornalisti e operatori è stata dimostrata ostilità da parte dei giovani migranti, sia a parole che con il lancio di oggetti. Da quanto abbiamo appreso però senza conseguenze, tanto che il servizio è stato realizzato e probabilmente andrà in onda domani sera.
È stato chiesto anche l’intervento della Polizia, ma all’arrivo della pattuglia non c’era più niente. Vasto e animato invece il dibattito sui social. Ieri sera abbiamo parlato con don Massimo Biancalani: "All’ora di pranzo la troupe era a Ramini per fare le riprese. Ma non mi avevano chiesto il permesso e ho chiesto di non usare i filmati che avevano realizzato. Mi hanno chiesto l’intervista a Vicofaro e ho detto di sì. Li ho però avvisati – spiega don Massimo – che c’erano ragazzi fragili, che potevano reagire male e quando hanno cercato di fare le riprese nel giardino qualcuno ha cercato di lanciare degli oggetti. Avevo detto ai ragazzi di non far entrare i giornalisti prima che arrivassi. E so che un ragazzo ha preso un sasso in mano. La polizia l’ho chiamata io, ma alla fine non è successo niente". Tra gli interventi social anche quello di Matteo Pomposi, responsabile di Azione studentesca Pistoia: "A Vicofaro la situazione peggiora sempre più! I residenti hanno incontrato la stampa nazionale che, ormai da prassi, è stata accolta da sassate e minacce. Un’ulteriore dimostrazione di come non sia più possibile continuare a vivere in una situazione del genere". Poi la coda drammatica, nel sangue.