REDAZIONE PISTOIA

Santina, uccisa perché voleva studiare

"Ti bacio quando torno" stasera a Montale si parla del libro di Lo Iacono sul femminicidio, presentato dall’avvocato Andrea Niccolai

Santina, uccisa perché voleva studiare

Torna a Montale con una presentazione pubblica, stasera, martedì 19 marzo, alle ore 21, al centro Nerucci di via Gianni Rodari, vicino alla piazza principale, il libro di Cataldo Lo Iacono sul femminicidio, che ha suscitato commozione e riscosso consensi in tutta Italia fino a diventare un vero e proprio fenomeno editoriale per l’ampiezza della diffusione e le numerosissime richieste di presentazioni e di incontri pubblici dedicati a quest’opera. Alla presentazione di stasera, organizzata dall’Auser di Montale, interverrà, oltre che l’autore, anche l’avvocato Andrea Niccolai del foro di Pistoia. Il volume, scritto da Cataldo Lo Iacono e Salvatore Lombardo e intitolato "Ti bacio quando torno", racconta la tragica vicenda della giovanissima Santina Cannella uccisa nel 1954 a Caltanissetta, una storia purtroppo molto simile a tanti casi di femminicidio dei nostri tempi e con analogie davvero impressionanti con quella di Giulia Cecchettin. L’8 marzo del 1954 (proprio nella giornata oggi dedicata alla Festa della Donna), la diciassettenne Santina Cannella, originaria di Marianopoli e studente liceale a Caltanissetta, fu uccisa dai colpi di pistola sparati da un giovane con cui lei non voleva fidanzarsi. Santina fu ammazzata perché voleva studiare ed essere libera, proprio come la povera Giulia Cecchettin. Sulla tragedia della uccisione di Santina si è posata per decenni una coltre di oblio, anche nel suo paese natale, quella Marianopoli dove è nato e cresciuto anche Cataldo Lo Iacono fino al trasferimento della sua famiglia a Montale.

Lo Iacono e Lombardo hanno avuto il merito di riportare alla luce un fatto rimosso dalla comunità locale. Ora, grazie al libro, è stata ridata dignità alla memoria di Santina, le è stata dedicata una panchina rossa e un’aula scolastica nel liceo classico di Caltanissetta, il Centro Giovanile di Marianopoli e una targa ricordo nel luogo dove venne assassinata. E’ stata anche ricordata in un annullo filatelico speciale dalle Poste Italiane. Il libro ha avuto l’onore di essere presentato al Senato della Repubblica oltre che in molte scuole, enti pubblici e associazioni.

Al volume sono stati dedicati numerosi articoli sui giornali e interviste tra le quali anche al Tg3 Rai della Sicilia, ha inoltre vinto cinque premi letterari nazionali ed è stato adottato da alcune scuole come testo di lettura. Il Comune di Santa Caterina Villarmosa, in provincia di Caltanissetta, ne ha fatto donazione a giovani e studenti e una scuola ne ha tratto una rappresentazione teatrale e un cortometraggio. Una delle ragioni del successo del libro è anche la sua struttura: una parte, la seconda curata da Lombardo, dedicata ai documenti del processo all’autore del delitto e la prima, scritta da Cataldo Lo Iacono in prima persona, come se fosse la stessa Santina a raccontare la sua storia.

Giacomo Bini