
Scompiglio in trionfo
Pistoia, 19 agosto 2016 - «La cosa più bella che mi ha regalato? Non sono una che chiede molto, mi basta stare con lui. Siamo cresciuti insieme, non saprei immaginare la mia vita senza Jonathan. E non per una questione di abitudine ma perché ci lega un sentimento profondo». Il tono di voce si fa lieve. Serio. Anche se Marzia Di Marco è una persona allegra e divertente. Lei e Scompiglio sono sposati solo da tre anni ma stanno insieme da sempre. «Siamo tutti e due di Pistoia – racconta –, ci siamo conosciuti a una festicciola. Aveva vinto il nostro rione alla Giostra dell’Orso, siamo del Drago. Avevamo 18 anni, eravamo ragazzi... Cosa ho pensato quando l’ho visto? (fa una pausa, ndr) ‘Non male!’. Ci siamo piaciuti, insomma. Un colpo di fulmine. Gli sono stata accanto in tutte le trasformazioni prima che riuscisse a realizzare il suo sogno, quello di fare il fantino».
ll Jonathan pubblico è diverso da quello privato? «Macchè. E’ come si vede: trasparente ma una macchina da guerra nel suo lavoro. Non molla mai. Anche in vacanza è sempre al telefono».
Chi è il permaloso della coppia? «Lui! Non lo devi aggredire, se hai qualcosa da dirgli lo devi fare con le buone. Allora accetta anche le critiche».
Un pregio e un difetto? «E’ di cuore. Per famiglia e amici darebbe un braccio. Però ha un carattere forte: ora che ci penso non so se questo è un difetto oppure no».
Quanto pesa la lontanza? «Tanto, confesso. Perché chiunque ha momenti di alti e bassi e vorrebbe magari condividerli con chi ama. Invece a volte siamo uno a Siena e uno a Pistoia. Non è una distanza incolmabile ma, lo ripeto, a me lui manca».
Dovesse definire con il titolo di un film la sua vita finora quale sceglierebbe? «Ecco, direi Rocky Balboa, visto che si parla di carattere forte. Anche se con me si toglie la corazza».
Lava, stira, cucina... «Chi? Lui? Io e la mamma siamo le sue tutor. Anche quando prova a fare la pizza c’è la farina da tutte le parti in casa!!!».
Non ha mai fatto mistero di essere credente. «Una cosa che ci unisce è il forte senso della fede».
Un’altra passione che vi unisce è la danza. «Con Jonathan d’inverno andiamo insieme alla scuola di danze latino-americane. Quando siamo lì è tutto un prova questo, prova quello, rifai quel passo... Stakanovista. Lui va forte soprattutto nella salsa. Io pure».
La meta delle vostre vacanze? «Spesso andiamo al mare ad Ischia. Ci alziamo la mattina, camminate, terme... proprio bello».
La cosa che più dà noia a Jonathan. «Quando le persone non dicono la verità su di lui. S’intristisce».