REDAZIONE PISTOIA

Scommesse clandestine. Oggi parte il processo

L’indagine ’Endgame’ era partita nel 2022 dopo la denuncia di due ristoratori di Montecatini, esasperati dalle continue richieste di denaro,...

Il pm Leonardo De Gaudio che ha diretto l’indagine insieme al procuratore capo Tommaso Coletta

Il pm Leonardo De Gaudio che ha diretto l’indagine insieme al procuratore capo Tommaso Coletta

L’indagine ’Endgame’ era partita nel 2022 dopo la denuncia di due ristoratori di Montecatini, esasperati dalle continue richieste di denaro, e dalle minacce di morte che avrebbero subito. Un’indagine, quella diretta dalla Procura di Pistoia, procuratore capo Tommaso Coletta e sostituto Leonardo de Gaudio, che si è avvalsa dell’attività investigativa della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza, e che ha portato a scoprire un vasto giro di affari, sostanzialmente gestito da un cittadino cinese, insieme a un gruppo di collaboratori.

Oggi nel Tribunale di Pistoia prenderà il via il processo per il filone pistoiese della indagine, che vede sul banco degli imputati un cittadino cinese che sarebbe da considerare il capo della banda. La vasta rete di affari è stata ricostruita soprattutto grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, che hanno permesso di individuare vari reati cui l’associazione era dedita.

I reati contestati sono quelli di estorsione continuata in concorso, associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo dell’attività di raccolta di giochi e scommesse, esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, falso in atto pubblico, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Al termine dell’indagine, lo ricordiamo, sono stati eseguiti sequestri di patrimoni ritenuti illeciti e di complessi aziendali, per un valore di due milioni di euro.

Le scommesse, è stato accertato, si svolgevano sia on line su appositi siti clonati, sia in luoghi fisici costituiti da sale slot nel comune di Prato, riconducibili a cittadini cinesi. Nelle intercettazioni telefoniche due dei complici si rassicuravano a vicenda, sicuri di farla franca: "Non ci possono fare niente. C’è soltanto una contravvenzione", dicevano. Ignari che la legge sulle scommesse clandestine è cambiata nel 2019 e che oggi si rischiano pene fino a sei anni di reclusione.