La Guardia di Finanza di Pistoia ha scoperto circa 1,1 milioni di euro di redditi non dichiarati da 21 colf e badanti. Il comando provinciale, nell’ambito delle iniziative volte a garantire l’equità fiscale, a partire dal marzo 2024, ha sviluppato un sistematico piano di controlli finalizzato all’individuazione di evasori totali, operanti nella categoria economica dei collaboratori domestici (colf e badanti), attivi nel capoluogo e negli altri comuni della provincia.
Nel corso di queste attività, i finanzieri del Gruppo di Pistoia, grazie all’incrocio delle risultanze presenti nelle numerose banche dati, hanno finora individuato 21 collaboratori domestici, risultati essere evasori totali in quanto, pur in regola con il rapporto di collaborazione e con il versamento delle ritenute previdenziali, sono risultati inadempienti sotto il profilo della presentazione delle dichiarazioni fiscali ai fini Irpef per annualità che vanno dal 2016 al 2022, in quanto percettori di compensi annui superiori alla cosiddetta no tax area, oltre la quale la legge impone tale obbligo.
Le somme non dichiarate, complessivamente pari a 1.070.360 euro, sono state, di conseguenza, segnalate ai competenti Uffici dell’Agenzia delle Entrate, per il recupero a tassazione. La consistente sacca di evasione fiscale era costituita, principalmente, da persone di origine filippina, ma anche rumena, albanese, bulgara e moldava.
Al termine della campagna ispettiva, peraltro, spiega la Gdf, si sono già registrati effetti positivi, poiché quasi tutte le persone controllate hanno poi iniziato a presentare le dichiarazioni dei redditi e, anche, quelle integrative per gli anni precedenti avvalendosi, in molti casi, della possibilità, offerta dalla normativa tributaria, di versare spontaneamente le imposte e le sanzioni dovute, prima dell’emissione degli atti di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.