
Il campione di scherma Gabriele Magni
Lo sport non è solo semplice attività fisica, ma molto di più. Attraverso di esso impariamo l’impegno, il rispetto delle regole, la collaborazione e la responsabilità. L’attività sportiva non solo migliora la forma fisica, stimola anche la crescita cognitiva ed emotiva: questo l’argomento della lezione affrontata con la professoressa Iolanda Vezio. Per approfondire la tematica abbiamo intervistato Gabriele Magni, famoso schermidore pistoiese.
Quanto tempo da ragazzo dedicavi allo sport? Riuscivi a conciliare scuola e allenamenti? "All’inizio avevo gli allenamenti tre volte a settimana, nel tempo si sono intensificati, dovevo organizzarmi, finire i compiti velocemente". Hai mai fatto amicizia con un tuo avversario? "Si, ho fatto amicizia con molti avversari. Prima e dopo la gara eravamo tutti amici, poi in pedana vinceva il migliore".
Quale è stata la tua migliore gara? "La migliore gara è quella che ti rimane nel cuore indipendentemente dalla vittoria o dalla sconfitta. Quella che porto nel cuore è quella delle Olimpiadi".
Che emozioni provavi quando vincevi e quali quando perdevi? "Quando vincevo, dopo la gara tutto era bello, parlare con i parenti, andare a cena con gli amici. Quando invece perdevo, avevo bisogno di stare cinque minuti da solo per metabolizzare la sconfitta e capire gli errori".
C’ è stata una gara in cui hai perso, ma eri comunque felice e soddisfatto di te stesso? "Si, la gara della coppa del mondo a Vienna, sono arrivato nono, ma ho ricevuto i complimenti e quindi pur non avendo vinto, ero soddisfatto di me stesso".
Perché hai scelto proprio la scherma? "Non è stata una vera e propria scelta, ho seguito le orme di mio fratello Luca".
Quali emozioni hai provato gareggiando alle Olimpiadi? "Prima della gara mi sentivo stanco, poi ho iniziato a fare il riscaldamento e piano piano mi è ritornata l’energia. Non ho ricordi della premiazione, ciò che ho nella mente oggi, mi è stato raccontato, l’ho appreso dai video e dalle foto".
Quali consigli daresti ai ragazzi che hanno appena iniziato a praticare uno sport? "Una volta iniziato uno sport, anche se non dovesse piacere, non bisogna mollare subito, ma portarlo avanti. Bisogna imparare a fare anche ciò che non ci piace e che sembra difficile. Quando non sai cosa fare, devi fermarti e pensare".
Come era la tua alimentazione nel periodo in cui ti allenavi? "La nostra non era una dieta, ma un’alimentazione sana".
Hai trasmesso la passione per la scherma a tuo figlio? "No, lui ha scelto liberamente atletica leggera".