Scuola, il rebus degli accorpamenti. L’ipotesi: Lorenzini con Anzilotti

Si fa strada un piano che unirebbe due realtà con indirizzi diversi: il liceo con l’istituto Agrario. Sul caso interviene il presidente Marmo: "Meglio sarebbe stato collegare le gli istituti di Pescia e Pistoia". .

Scuola, il rebus degli accorpamenti. L’ipotesi: Lorenzini con Anzilotti

Irene Prifti, rappresentante di istituto del Lorenzini, il sindaco Riccardo Franchi, Giaele Sarti, ex rappresentante di istituto e la preside Annalisa Fattori

E’ solo una questione di numeri ma rischia di diventare un vero papocchio la decisione della Regione Toscana di accorpare l’agrario Anzilotti a un altro istituto superiore che potrebbe essere il liceo Lorenzini di Pescia o l’alberghiero Martini di Montecatini. Gli iscritti al tecnico pesciatino sono 477 contro il minimo di 600 previsto dal Ministero per mantenere l’autonomia. Dunque, c’è da decidere con quale delle altre due scuole superiori accoppiarlo. "Comunque la mettiamo - ammette il presidente della provincia di Pistoia Luca Marmo - rischia di essere un bagno di sangue. Qualcuno resterà scontento ed è normale che sia così. E’ stata demandata all’amministrazione provinciale la decisione di quale strada sia più opportuno prendere e non è affatto semplice". Marmo, da parte sua, le idee le avrebbe avute chiare: "Sarebbe stato senz’altro proficuo mettere insieme l’Anzilotti con l’agrario di Pistoia. Una mossa che avrebbe facilitato anche il rilancio del vivaismo e delle professionalità collegate a questo settore. Ma è stata negata ormai definitivamente la possibilità di accorpare due istituti che fanno parte di diverse realtà zonali. Non posso sbilanciarmi in questo momento, stiamo studiando le diverse realtà. Prendiamo il Martini e l’Anzilotti: due realtà complesse, con organizzazioni interne davvero particolari e con proprie peculiarità che è difficile pensare di armonizzare".

Il Lorenzini, attraverso il comitato che riunisce genitori, studenti e docenti ha intanto espresso più volte la propria contrarietà a un matrimonio che non s’ha da fare. Anche perché sembra un paradosso che la Regione da una parte appoggia il progetto di realizzare una nuova scuola mega galattica che possa finalmente scrivere la parola fine sullo "spezzatino" delle sedi e dall’altra sia praticamente costretta a indicare la possibilità di fondere Lorenzini e Anzilotti. Secondo indiscrezioni non confermate da Marmo, sembra che al momento siano maggiori le probabilità di unire le due scuole pesciatine, se non altro per un problema di vicinanza geografica che potrebbe facilitare (si fa per dire) il lavoro della dirigenza scolastica e delle segreterie. Anzilotti più Lorenzini insieme farebbero meno di 1600 alunni, che è il tetto da non superare come chiede la Regione Toscana. I numeri tornerebbero. Ma l’agrario dovrebbe in realtà restare da solo: per la sua storia (è stato fondato nel 1908), per la sua identità, per le sue particolarità (frantoio, terreni, serre, eventi di ogni genere). Sarebbe forse il caso che a Roma ci pensassero un attimo e ideassero un piano B, con una deroga ad hoc, per consentire a Marmo di celebrare le nozze tra il professionale agrario pistoiese e il tecnico pesciatino nell’ottica di una provincia dei fiori da valorizzare.

Giovanna La Porta