PIERA SALVI
Cronaca

Se i giovani rinunciano alla vita: "Il mondo dopo", il libro di Martina

Ha solo venti anni e nel suo primo libro affronta un argomento molto forte: il dolore di un padre per...

Martina Borrello e Paolo Cammilli

Martina Borrello e Paolo Cammilli

Ha solo venti anni e nel suo primo libro affronta un argomento molto forte: il dolore di un padre per la figlia che si è tolta la vita. Il titolo del libro è "Il mondo dopo" (Provaci Ancora Bill Editore), l’autrice è Martina Borrello, di Bottegone, ex studentessa del Capitini di Agliana (indirizzo turistico, diplomata con 100 e lode nel 2023) ora iscritta all’Università di Firenze, facoltà di lingue letterature e studi interculturali. "Il mondo dopo" è un viaggio senza ritorno nel dolore di un padre che ha perso tutto. Nel romanzo di Martina Borrello, Mario Fosca non è più solo uno scrittore, né un sognatore: è un uomo spezzato. Sua figlia Emma si è tolta la vita a 18 anni. L’unica traccia rimasta di lei sono le lettere mai inviate, parole intime e crude che raccontano il suo mondo interiore, la sua sofferenza e il suo disperato bisogno di essere ascoltata. Mario decide di trasformare quel dolore in qualcosa che abbia un senso. Non può riportare in vita sua figlia, ma può fare in modo che la sua morte non sia stata vana. Così sceglie di raccogliere quelle lettere e farne un libro, affinché qualcuno, leggendo, possa salvarsi. Un romanzo che è un pugno sullo stomaco. Duro, viscerale, che scava nelle ferite più profonde senza anestesia.

"L’idea che sta alla base del mio piccolo romanzo – spiega Martina – nasce da un tragico fatto di cronaca del 2023: Julia Ituma, pallavolista della nazionale italiana, all’alba del 13 aprile si getta dal sesto piano dell’albergo di Istanbul dove la squadra soggiornava. La notizia mi impressionò: perché anche io avevo giocato a pallavolo e perché Julia aveva la mia la stessa età: solo 18 anni. Allora, mi sono domandata: cosa può spingere una ragazza semplice, come potrei essere io e tante altre, a commettere un simile gesto? Quali possono essere i motivi per cui un giovane smette di vedere il bello della vita? È da questi quesiti che è nato “Il mondo dopo“, che vorrebbe essere più di un semplice romanzo, una testimonianza che ci insegni a guardarci intorno, che ci ricordi di prestare attenzione alle persone che stanno al nostro fianco, perché sotto il loro sorriso potrebbe celarsi un grande dolore, una richiesta di aiuto. Penso che sia una questione veramente importante, soprattutto oggi che sentiamo parlare troppo spesso di giovani che si tolgono la vita". Il libro è stato presentato al Maglificio Eurocotton di Quarrata, con l’autrice e Paolo Cammilli, direttore della casa editrice. E stato un evento privato, ma Martina spera di poterne fare presto uno anche aperto al pubblico.

Piera Salvi