Parigi, interno (e intero) giorno. Al centro della scena c’è Harpagon, Arpagone, un vecchio avaro e i suoi figli, la cui felicità vale il sacrificio se l’oggetto del contendere è il denaro. La commedia di quelle arcinote è "L’Avaro" del drammaturgo francese Molière, riproposto in una lettura contemporanea dal regista Luigi Saravo, ospite al teatro Manzoni questo fine settimana (domani, sabato 18 gennaio alle 20.45, e domenica 19 gennaio alle 16). Nei panni di Arpagone c’è l’apprezzatissimo Ugo Dighero, già protagonista di opere di Stefano Benni e Dario Fo, alle prese per la prima volta con un grande classico.
"L’Avaro di Molière ruota attorno a un tema centrale, cui tutti gli altri si riconnettono: il danaro – afferma il regista –. Il conflitto tra Arpagone e il suo entourage è il conflitto tra due visioni economiche: una consumistica e una conservativa. Nella nostra contemporaneità, in cui vige l’imperativo di far circolare il danaro inseguendo una crescita economica infinita, il gesto immobilista di Arpagone, ossessionato dall’idea di non intaccare il proprio patrimonio, suona quasi sovversivo, in opposizione alla tirannia del consumo".
La regia di Saravo ambienta lo spettacolo in una dimensione che rimanda al nostro quotidiano, giostrando riferimenti temporali diversi, che passano con rapidità dagli smartphone odierni agli abiti anni Settanta, agli spot che tormentano Arpagone (la pubblicità è il diavolo che potrebbe indurlo nella tentazione di spendere il suo amato denaro). Anche le musiche originali di Paolo Silvestri si muovono su piani diversi, mentre la nuova traduzione di Letizia Russo, fresca e diretta, contribuisce a dare al tutto un ritmo contemporaneo.
A fianco di Ugo Dighero, Mariangeles Torres è impegnata in un doppio ruolo: sarà Freccia, il servitore che sottrae la cassetta di denaro di Arpagone, e la domestica-mezzana Frosina, ovvero i due personaggi che muovono l’azione, scatenando l’irresistibile gioco degli equivoci, sino al ribaltamento di tutte le carte in tavola. Sul palco anche Fabio Barone, Stefano Dilauro, Cristian Giammarini, Paolo Li Volsi, Elisabetta Mazzullo, Rebecca Redaelli, Luigi Saravo. I costumi sono di Lorenzo Russo Rainaldi che firma anche le scene con Saravo. I movimenti coreografici sono di Claudia Monti, le luci di Aldo Mantovani.
"L’Avaro" è una coproduzione Teatro Nazionale di Genova / Artisti Associati Gorizia/ Teatro Stabile di Bolzano / Centro Teatrale Bresciano. I biglietti sono in vendita a prezzi compresi tra 9 e 30 euro; acquisti on line su www.bigliettoveloce.it oppure nella biglietteria fisica del Teatro Manzoni in corso Gramsci 125 che oggi sarà aperta dalle 16 alle 19, domani e sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19.
linda meoni