REDAZIONE PISTOIA

Secco no allo speed display: "Non serve, gli automobilisti hanno il contachilometri"

Italia Viva spiega il voto contrario della consigliera Cecchi all’interpellanza del centrodestra sull’autovelox e approvata da tutti i gruppi consiliari: "Fiducia nel sindaco Betti e nella giunta".

Mascia Cecchi

Mascia Cecchi

"Al Pontenuovo non c’è bisogno di speed display perché le auto dispongono già del contachilometri per fare attenzione alla velocità". Italia Viva spiega così il voto contrario della sua consigliera comunale Mascia Cecchi all’interpellanza approvata da tutti i gruppi consiliari di Montale sull’autovelox del Pontenuovo e risponde al centrodestra ribadendo: "La fiducia nel sindaco Betti e nella giunta invitando il centrodestra a farsene una ragione". "Non entriamo nel merito del comunicato di Noi per Montale (il gruppo consiliare di centrodestra) in risposta a quello del Pd – premette Italia Viva – se non per dire che, come dimostrato con la mozione presentata sull’autovelox, il centrodestra di Montale ha una conoscenza tecnica della materia assai scarsa, giacché il Comune ha competenza sulle strade provinciali quando queste attraversano il centro abitato". Italia Viva respinge la tesi del centrodestra secondo cui la consigliera Cecchi: "Non votando la mozione di Noi per Montale, emendata e poi votata anche dalla stessa maggioranza, si sarebbe schierata contro il sindaco, la giunta e la maggioranza, cui appartiene quale esponente partitico. In realtà è stato un voto contrario alla mozione presentata dal Centrodestra, perché non condivisibile nelle premesse e nella richiesta finale di installazione di speed display, ritenendo che durante la guida nel centro abitato di Pontenuovo debba essere utilizzata massima attenzione alla velocità e che non sia necessaria l’installazione di speed display, avendo chi guida a disposizione il contachilometri del proprio veicolo". Italia Viva accusa poi il Centrodestra di mancanza di garbo istituzionale per essersi riferito a Mascia Cecchi chiamandola "signora" anziché "consigliera".

Giacomo Bini