REDAZIONE PISTOIA

Segnavie, il trekking a misura di selfie

Inaugurata una rete di 35 km di sentieri caratterizzata dalla presenza di maxi lettere e opere d’arte nei punti panoramici dei vari percorsi .

La Montagna Pistoiese come un grande museo d’arte contemporanea a cielo aperto, da esplorare seguendo storici sentieri e nuovi percorsi accessibili anche a chi ha meno familiarità con il trekking: è stato presentato ieri Segnavie, progetto di valorizzazione dell’Appennino in chiave turistica, attraverso un linguaggio capace di intercettare anche le generazioni più giovani.

All’appuntamento alla Vecchia Pieve della Ss. Annunziata di Piteglio c’erano tra gli altri il sindaco di San Marcello-Pitegio Luca Marmo, Valerio Sichi per Avamp, il presidente della sezione Cai di Maresca Alessandro Bini, l’architetto Giacomo Pratesi, Carlotta Sichi per l’associazione Maeba e Social Valley, lo scrittore e guida ambientale Federico Pagliai, un rappresentante della Fondazione Caript e Giovanni Capecchi, direttore editoriale di Naturart, rivista bimestrale edita da Giorgio Tesi Editrice.

La Montagna Pistoiese si arricchisce così di una nuova rete di cammini di vallata, dove collezionare selfie e foto da condividere sui social, grazie all’installazione di opere d’arte di forte impatto. Le lettere che compongono il termine Segnavie saranno posizionate in versione maxi in punti panoramici che diventeranno hot spot dove raccogliere informazioni sul territorio, curiosità, attrazioni e attività da raggiungere nei paraggi. Le prime due lettere sono già state posizionate, le altre nei prossimi mesi fino a primavera 2021. L’iniziativa prevede la realizzazione di opere d’arte legate a tematiche territoriali, da parte di artisti di fama internazionale.

La rete sentieristica di Segnavie si sviluppa per circa 35 km collegando la sentieristica Cai di alta montagna con quella della Svizzera pesciatina. Rispetto alla sentieristica di alta montagna, questa tipologia di sentieri si diversifica per essere incentrata sulle emergenze artistiche, paesaggistiche e naturalistiche e sulle attività di ricezione e ristorazione, e per la possibilità di percorrere itinerari ad anello, alcuni adatti a persone con difficoltà di movimento.

E’ possibile ad esempio imparare a riconoscere l’esposizione dei versanti o il tipo di substrato geologico in base alle piante che vi crescono, passeggiare nella valle dei mulini e delle cartiere, tra gli assetti agrari risalenti al Granducato di Toscana o visitare il luogo in cui fu ucciso Filippo Tedici, traditore della città di Pistoia che nell’alto Medioevo consegnò la città a Castruccio Castracani, signore di Lucca, o la valle delle rocce sacre in cui emergono incisioni rupestri di epoca remota.