È arrivato il giorno dell’atteso cambio al vertice della segreteria provinciale del Partito Democratico. È infatti convocata per stasera , alla presenza del segretario regionale Emiliano Fossi e del parlamentare pistoiese Marco Furfaro, l’assemblea che – salvo ribaltoni – eleggerà il nuovo segretario dem. In pole position per prendere il posto dell’uscente Alessio Torrigiani, esattamente quattro mesi dopo la ratifica pubblica delle sue dimissioni, c’è un altro ex sindaco di un comune pistoiese, Marco Mazzanti. Profilo esperto e pragmatico, quello dell’ex primo cittadino di Quarrata, che secondo le indiscrezioni potrebbe essere ’quello giusto’ per prendere in mano il partito in un momento complesso e traghettarlo fino alle elezioni regionali, considerando anche che tra un anno è previsto un ulteriore rinnovo delle cariche a livello provinciale.
Nato a TIzzana e originario di Lucciano, classe 1955, Marco Mazzanti ha sempre vissuto a Quarrata, dove ha ricoperto la carica di sindaco per due mandati, dal 2012 al 2022. Appassionato di politica fin da giovane, frequentando la Casa del Popolo si è avvicinato al Pci, dove ha iniziato a militare all’età di 25 anni. Impiegato come tecnico per l’Enel, nell’amministrazione quarratina è stato capogruppo dei Ds dal 2002 al 2007 e vicesindaco con delega ai lavori pubblici e all’ambiente per il Pd dal 2007 al 2012. Attualmente ricopre la carica di presidente del consiglio comunale.
Mazzanti in pole, dicevamo, ma non sono da escludersi sorprese e cambi di scenario nel corso della discussione. Anche perché, come riportato nei giorni scorsi, la lunga attesa intercorsa dopo le dimissioni di Torrigiani non è piaciuta a un gruppo di quasi cento iscritti, coordinatori di Circolo ed elettori Pd, che in una lettera aperta hanno manifestato le proprie perplessità. "Condividiamo una forte preoccupazione e un profondo disagio dovuti alla disinformazione da parte di chi dovrebbe tenere le redini del Partito a livello provinciale a seguito delle dimissioni del segretario Torrigiani – affermano –. La convocazione dell’assemblea è giunta con assoluto e colpevole ritardo. Inoltre all’orizzonte non si intravede un percorso partecipativo per individuare una nuova figura di segretario, che coinvolga la base del Partito rappresentata circoli, iscritti ed elettori".
Alessandro Benigni