
Seminario vescovile Pistoia
Pistoia, 10 settembre 2020 - Il Seminario vescovile di Pistoia apre le sue porte agli alunni dell’Istituto Pacini. A partire da lunedì 14 settembre saranno 4 le aule occupate dagli studenti, due nell’ala che guarda al parco Monteoliveto e due con affaccio su via Puccini. «Siamo davvero contenti di poter collaborare nuovamente con una scuola – afferma don Patrizio Fabbri, vicario generale della diocesi e legale rappresentante del Seminario –. Fin dalla richiesta della preside dell’Istituto Pacini e della provincia di Pistoia ci siamo messi subito al lavoro per capire come approntare il progetto».
Le nuove aule infatti hanno preso il posto di alcuni uffici pastorali e sale riunione abitualmente usate per le attività diocesane e di tante associazioni e gruppi che frequentano i locali del Seminario: «Per fare spazio e immaginare la garanzia di accessi distanziati e tutte le norme di sicurezza e di igiene in vigore in questo momento – continua Fabbri – abbiamo dovuto ripensare completamente l’utilizzo degli spazi. Sono stati necessari alcuni lavori per rendere le aule assolutamente accoglienti e idonee allo svolgimento delle lezioni. Uno sforzo che abbiamo sostenuto volentieri, supportati e incoraggiati in questa azione anche dal nostro Vescovo, affinché quella che parte il prossimo lunedì non sia soltanto una parentesi ma una novità, anzi, una conferma per tutta la città».
La zona del Seminario infatti – già ora – è uno dei principali centri culturale della città. In Seminario infatti, oltre la Caritas, il settimanale La Vita e gli altri uffici pastorali della diocesi, hanno sede associazioni laiche ed ecclesiastiche, attività ricreative e di solidarietà (come ad esempio il coro delle “Mani Bianche”), qui sono ospitati anche alcuni sacerdoti anziani bisognosi di assistenza. La struttura accoglie – inoltre – le attività della Fondazione Sant’Atto, attraverso la gestione centro Alzheimer e del Centro Diurno nella vicina Casa dell’anziano. Allo stesso tempo il Seminario non ha dimenticato la sua vocazione originaria, perché accoglie in alcuni ambienti del piano superiore i seminaristi della diocesi. L’Aula Magna, inoltre, è uno degli spazi più vivaci dell’intero ambiente: ospita infatti le lezioni della Scuola diocesana di Teologia, ma anche convegni, concerti, eventi culturali. Non solo: nell’archivio storico e nella biblioteca Leoniana, posti al primo piano dell’edificio, si custodiscono documenti e tesori librari di inestimabile valore, forse ancora non sufficientemente conosciuti dalla città e dalla Diocesi.
«L’accoglienza delle scuole è un altro passo verso il completamento del progetto di rivitalizzazione e riscoperta dell’area del Seminario – conclude il vicario generale – . Certamente non vogliamo snaturare il principale carattere formativo e di ospitalità della struttura, tuttavia è possibile ripensare questo enorme edificio come risorsa sempre più disponibile per la comunità. D’altro canto lo scambio tra fede, cultura e solidarietà è un tratto caratteristico di Pistoia e della sua Chiesa, e lo sarà ancor più in futuro. In cantiere ci sono altri progetti, che cambieranno in maniera definitiva il volto di quest’area. Forse, la più bella della città».