MONTAGNATre giorni, da venerdì a ieri, all’insegna dello sport inclusivo sulle piste sciistiche della Val di Luce. Nel fine settimana appena trascorso ha fatto tappa nel nostro Appennino il tour organizzato da Freeryder sport events, l’associazione che ha lo scopo di rendere possibile il connubio tra disabilità fisica e sport invernali. Un’iniziativa che è stata resa possibile grazie alle speciali attrezzature, presenti nella stazione che fa parte del comprensorio sciistico di Abetone. "Il tour – spiega Andrea Formento, direttore degli impianti della Val di Luce, nonché presidente nazionale di Federfuni – percorre la montagna italiana, dalle maggiori stazioni sciistiche delle Alpi a quelle più importanti dell’Appenino, e anche in questo inverno ha visto protagonista la Val di Luce, ma sopratutto i ragazzi dell’organizzazione Freeryder sport events e i ragazzi diversamente abili, che utilizzando le nostre attrezzature, acquistate con il contributo della Regione, del Gruppo sportivo unità spinale di Firenze Careggi e della Val di Luce Spa, riescono a superare le barriere e a praticare questa bellissima attività sportiva, chi per la prima volta e chi a livelli di preparazione vicini a quella agonistica". Coinvolti anche un team della polizia di Stato di Moena e gli appartenenti all’Associazione volontaria soccorso sci toscano, che operano nel comprensorio di Abetone Val di Luce e che, assieme agli uomini del Freeryder, hanno accompagnato i ragazzi sulle piste. Prosegue Formento"Anche alla fiaccolata notturna hanno partecipato tutti coloro che in questi tre giorni hanno praticato lo sci sulle nostre piste. La stazione della Val di Luce è in grado di accogliere persone diversamente abili grazie a strutture ricettive senza barriere architettoniche e a personale appositamente formato, che comprende maestri di sci, addetti agli impianti e soccorritori".
Patrizio Ceccarelli