Serre temporanee nei vivai. Incontro con gli operatori. L’assessore Cialdi rassicura

Un evento organizzato da Coldiretti su un tema cruciale per il comparto

Serre temporanee nei vivai. Incontro con gli operatori. L’assessore Cialdi rassicura

Un evento organizzato da Coldiretti su un tema cruciale per il comparto

Quello delle serre temporanee è un problema annoso che negli ultimi tempi ha creato non pochi grattacapi ai vivaisti e più in generale ai numerosi addetti ai lavori che operano nel settore florovivaistico. E’ proprio per questo motivo che, nella mattinata di ieri, Coldiretti Pistoia ha organizzato un incontro con l’assessore al Governo del territorio del Comune di Pistoia, Leonardo Cialdi, per fare il punto sulla semplificazione dell’iter autorizzativo delle serre agricole, su cui in questi ultimi mesi il Comune ha lavorato anche grazie al contributo anche di tecnici specializzati. All’incontro, che ha riscontrato un’importante presenza di pubblico, sono intervenuti, oltre a Cialdi, anche Gabriele Sgueglia, assessore al vivaismo, e Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia. Proprio quest’ultimo ha aperto il dialogo facendo gli onori di casa: "Ci premeva organizzare un incontro chiarificatore in quanto sappiamo che il tema è sentito e delicato e proprio per questo voglio sottolineare l’importante impegno dell’amministrazione comunale che non ci ha mai lasciati soli". La parola è poi passata a Cialdi, che si è addentrato in specifiche tecniche legate al tema delle serre temporanee.

Un argomento che era già stato trattato e in parte semplificato lo scorso febbraio, con un decreto dirigenziale regionale che aveva stabilito che quelle le serre costruite prima della promulgazione della legge regionale 65 del 2014 potessero continuare a rimanere nel loro luogo di ubicazione a condizione di presentare una scia edilizia e di un certificato di idoneità statica. "Potranno essere sanati tutti i tipi di serre temporanee - ha sottolineato Cialdi - tranne quelle realizzate tra il 2005 e il 2014. Queste si possono sanare solo se, almeno la prima volta, fu dichiarato il fatto di aver montato la serra. Le serre non sanabili sono perciò quelle fatte tra il 2005 e il 2014 senza che ne sia mai stata dichiarata l’esistenza. Ricordo anche che queste strutture possono essere utilizzate fino a quando saranno ritenute necessarie per il mantenimento dell’attività agricola aziendale e non vi è una data obbligata per la rimozione. Sugli importi per sanare la situazione urbanistica interverrà l’amministrazione con tariffe modulate. Come amministrazione vogliamo salvaguardare il vivaismo e siamo disponibili ad ascoltare le esigenze delle associazioni di categoria".

MF