"Serve rivoluzionare il mercato settimanale"

Il presidente di Confesercenti Pistoia, Riccardo Bruzzani, sostiene la necessità di una riqualificazione del mercato settimanale per attrarre più turisti. Ridurre le dimensioni e imporre criteri di qualità ai banchi potrebbe favorire la categoria e il commercio fisico. Anche il presidente di Anva, Maurizio Innocenti, concorda sulla necessità di un cambiamento e sottolinea la concorrenza delle vendite online e la mancanza di ricambio generazionale nel settore. Serve un progetto di città e non solo un evento dedicato agli ambulanti.

"E’ necessario rivoluzionare il mercato settimanale". Non usa mezze misure Riccardo Bruzzani nel commentare quello che è un argomento di dibattito continuo. Per attirare un numero maggiore di turisti a Pistoia, secondo il presidente di Confesercenti Pistoia, occorre – fra le altre cose – intervenire a riguardo. "Una riqualificazione del mercato settimanale, anche attraverso scelte coraggiose, è a mio avviso indispensabile. C’è bisogno di dargli una nuove veste, che sia accattivante agli occhi di cittadini e turisti. In che modo? Sicuramente riducendone le dimensioni. Quello attuale è troppo grosso e ha poca qualità. Ecco perché – continua Bruzzani – si dovrebbero mettere in campo determinati criteri, che i banchi sarebbero tenuti a rispettare. E chi non è in grado, verrebbe ricollocato in altri spazi della città, dove magari gli ambulanti potrebbero anche lavorare meglio. Questo senz’altro sarebbe di giovamento alla categoria, oltre che al commercio fisico e ai pubblici esercizi".

Dello stesso pensiero è Maurizio Innocenti, presidente di Anva, l’associazione di Confesercenti che riunisce le imprese del commercio ambulante. "Il nostro settore non se la sta passando bene, nonostante i turisti stranieri - quando vengono in Italia - si informano in primis riguardo alla data del mercato cittadino, che evidentemente interessa. Purtroppo paghiamo la concorrenza con le vendite online, specie da dopo la pandemia. In più c’è una mancanza di ricambio generazionale: non a caso, in Italia il 60% degli ambulanti è di origine straniera – fa notare Innocenti –. Nell’ultimo triennio, abbiamo perso qualcosa come 14mila banchi nel nostro Paese, mentre a Pistoia si è registrato un calo del 10%. Sempre per quanto riguarda Pistoia, serve un progetto di città e non un evento dedicato ad una categoria in particolare. Il mercato settimanale poi è troppo grosso – conclude –e infatti non mancano le lamentele da parte dei consumatori".

Francesco Bocchini