Servizi sanitari e 118, estate piena di ombre

I tagli alle ambulanze medicalizzate per ora risparmiano la provincia, ma i sindacati vigilano. E la Cisl attacca: "Senza turnover sistema ko"

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Tagli drastici alle ambulanze medicalizzate, assecondando un piano di riassetto della rete territoriale del sistema d’emergenza pronto a scattare dal 1° giugno. Meno dieci giorni dunque alla riforma del 118 che investirà alcuni punti d’emergenza territoriali che per Montermurlo, Greve in Chianti, Tavarnelle e San Casciano significherà nella quasi totalità dei casi perdere la presenza del medico a bordo dell’ambulanza (non per Montemurlo, dove comunque si passerà a una disponibilità di 12 ore anziché 24). Un piano che è stato diramato nelle ultime ore e che stando alle comunicazioni ufficiali non riguarderà Pistoia, anche se tra gli addetti ai lavori è inevitabile nutrire qualche preoccupazione al riguardo, nel dichiarato sospetto che questo non possa che essere "il primo punto di una riorganizzazione che in futuro potrebbe diventare globale".

Uno stato di allerta e attenzione di livello medio-alto insomma, ma non di allarme. Dal canto suo l’azienda sanitaria evidenzia al momento l’assenza di situazioni critiche in ragione di "una riorganizzazione già operata negli anni passati". Nessun motivo d’allarme neppure secondo una delle più attive associazioni di volontariato locali, la Misericordia, che sottolinea come la riforma del 118 sia stata sostanzialmente condivisa e Pistoia abbia sempre ricoperto un ruolo di primo piano in quest’ambito, "basti pensare – sottolinea Riccardo Fantacci per l’associazione – al primo 118, nato a Pistoia nel 1993. Credo che la nostra realtà abbia capacità e possibilità diverse rispetto agli altri territori. Anche il ‘capitale umano’ è in crescita, con un numero ultimamente crescente di ragazzi che si avvicinano per fare volontariato".

Se di proiezioni allarmanti a breve termine si può parlare, quelle arrivano invece ancora una volta dal capitolo organici, come conferma Roberto Rossi della Cisl Funzione Pubblica di Pistoia.

"Inutile che dalla Regione continuino a parlarci di assunzioni fatte: queste continuano ad essere insufficienti rispetto ai servizi aperti e implementati. L’estate in arrivo? L’azienda, che ancora non ha diffuso comunicazioni in merito, ha l’obbligo contrattuale di mandare i dipendenti in ferie. Con il blocco del turnover e le mancate sostituzioni questo comporterà un inevitabile taglio dei servizi. Ma se a settembre non verrà ristabilito il turnover e non sarà stabilizzato il personale precario, facendo quindi ciò che finora è stato rimandato, il sistema andrà inevitabilmente verso il collasso. Sulle assunzioni fatte sarebbe infine interessante capire come queste siano state spalmate sul territorio. Non è più il tempo di generalizzare".

l.m.