REDAZIONE PISTOIA

Sgominata la banda delle ’spaccate’ Senza patente, rubavano le auto per saccheggiare le tabaccherie

L’obiettivo principale erano i tagliandi della lotteria istantanea, dopo i furti passavano a riscuotere. I carabinieri hanno arrestato due ventenni e denunciato alcuni adolescenti. Colpi in città e nella Piana.

Sgominata la banda delle ’spaccate’ Senza patente, rubavano le auto per saccheggiare le tabaccherie

Una banda di giovani e giovanissimi. A capo due ventiduenni tunisini senza patente, che sono finiti in carcere, e intorno a loro un gruppetto di adolescenti pistoiesi, tutti già volti noti alle forze dell’ordine, e tutti denunciati alla procura per i minori, che avevano messo in piedi un sistema rischioso per riuscire a mettere le mani su soldi facili: il furto dei gratta e vinci. L’obiettivo erano principalmente le tabaccherie e il metodo era quello della spaccata con le auto rubate. Poi, dopo aver grattato le migliaia di tagliandi trafugati, passavano a intascare le vincite. Ovviamente quelle non superiori ai cinquecento euro che si possono riscuotere “al portatore“ e quindi senza mostrare alcun documento. Ma non avevano fatto i conti con i sistemi di videosorveglianza, che, al termine di un indagine certosina, condotta dall’Arma con la preziosa collaborazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, li hanno inchiodati. Con oltre trenta colpi sulle spalle tra furti d’auto, spaccate e saccheggi a bordo delle vetture, i carabinieri della Sezione operativa del Norm hanno posto fine all’escalation di furti che ha avuto, fra l’altro, anche momenti di tensione, e di pericolo. Come la fallita spaccata della notte del 24 gennaio scorso in Porta al Borgo, quando i malviventi furono costretti a lasciare auto e refurtiva e fuggire a piedi dopo l’allarme di un residente. Sulla vettura, rubata, e abbandonata sul posto, i carabinieri trovarono stecche di sigarette ancora incartate, e tre telepass di auto rubate in Versilia.

L’indagine è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri mattina nella sede del Comando Provinciale, in viale Italia, introdotta dal colonnello Stanislao Nacca e illustrata dal maggiore Antonietta Petrone, comandante della Compagnia di Pistoia, dal tenente Giovanni Vallefuoco, al comando del Norm e da Luca Turchi, dirigente dell’Ufficio controlli giochi dell’Agenzia Dogane e Monopoli, arrivato appositamente da Roma, a sottolineare l’importanza di questo successo investigativo.

I due ventiduenni tunisini, entrambi residenti a Pistoia, sono stati raggiunti in questi giorni dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta della procura, sulla base degli elementi raccolti dai carabinieri e che si estendono in un periodo che abbraccia otto mesi, dall’aprile 2022 al febbraio 2023. Le accuse sono di furti aggravati e ricettazioni.

Gli episodi accertati dagli investigatori sono in tutto 34, tra furti e ricettazioni. Sono stati messi a segno in tutta la provincia di Pistoia e in particolare a Pistoia, a Serravalle, a Montale, ad Agliana e a Quarrata. Alcuni furti su auto sarebbero avvenuti in Versilia. La banda avrebbe riscosso 10mila euro soltanto dai gratta e vinci, mentre 6mila euro sarebbe stato il provento degli altri furti: stecche di sigarette e oggetti trovati sulle vetture tra cui cellulari, tablet, computer portatili, borse e portafogli. Venti le auto danneggiate durante i furti.

Il direttore Turchi ha sottolineato l’importanza del coordinamento e della collaborazione tra l’Arma, l’Agenzia Dogane e Monopoli e gli esercenti, fra i quali la comunicazione è stata rapida: "Il mondo del gioco è particolare – ha detto ieri durante la conferenza stampa – e le irregolarità sono presenti. Noi dobbiamo pensare che l’azione coordinata serva per contrastare questo fenomeno. Si fa prevenzione quando si comprende che rubare non conviene".

l.a.