Il punto sui Ponti di Pracchia: sono quasi terminati i lavori su quello prospiciente la stazione ferroviaria e, salvo diverse, improbabili indicazioni, sono rinviati alla primavera quelli del ponte del Melini, che dividerebbero il paese in due. Per il ponte davanti alla stazione si conferma l’avanzamento dei lavori. Il termine è stimato dalle maestranze in poche settimane, la riapertura integrale sarà probabilmente sotto l’albero di Natale, mentre il ponte del Melini sembra coperto da un’ombra che non lascia presagire niente di buono. La scorsa settimana, da quanto si apprende, si è riunita la commissione ponti della Provincia: "Fra le varie questioni è stata affrontata anche quella del ponte di Pracchia. È stato confermato un rinvio dei lavori di almeno 3 mesi, pensando di farli i primi di marzo".
Il primo problema da risolvere è quello del collegamento tra le due parti del paese, almeno a piedi, meglio se con un senso unico alternato, anche a fasce orarie. Tra le numerose ipotesi prese in esame per non spezzare il collegamento che lascerebbe fuori metà di Pracchia, Orsigna, il Vizzero e i borghi intorno, c’è quello di attivare in sicurezza i ponti al di sotto del viadotto che collega Pracchia con l’Emilia, ma questa ipotesi comporterebbe la loro sistemazione, almeno temporanea. Ovviamente c’è da interpellare la ditta che dovrà realizzare l’opera di messa a norma del ponte, già interessato lo scorso anno dalla posa di una imponente serie di massi ciclopici, poi capire quale sarà l’impatto reale sulla vita del paese. La farmacia e l’ufficio postale si troveranno da una parte e lo stabilimento dell’Acqua Silva e la Rsa Villa Chiara dall’altra, giusto per fare un esempio. Verosimilmente nei primi giorni di dicembre ci sarà una riunione, non si sa ancora chi verrà convocato, prima di decidere in via definitiva.
Andrea Nannini