Il fatto più grave e impressionante a Montale è stata l’ampia rottura, di circa 50 metri, dell’argine dell’ Agna in via Guido Rossa. L’acqua del torrente si è completamente riversata nella zona industriale allagando decine di capannoni e nelle aree abitate della Stazione in via Tobagi, via Alfieri, via Provinciale Pratese nella località del Chiuso. Una rottura dell’argine dell’Agna si era verificata solo un secolo fa, nel 1929. L’Agna è un torrente "pensile" cioè con il letto del fiume ad un livello più alto della campagna circostante per cui la rottura dell’argine ha provocato la fuoriuscita totale dell’acqua e l’inondazione delle aree circostanti.
I danni sono ingenti e si potranno quantificare solo nei prossimi giorni sia per le molte aziende colpite, sia per le abitazioni dove si sono prodotti livelli d’acqua da un metro a due metri. Per fortuna non ci sono state vittime ma il rischio è stato notevole. In via Alfieri e a sud della via Provinciale Pratese, nella zona del Chiuso, le case sono rimaste allagate per tutta la notte e fino al giorno dopo, tanto che ieri mattina sono intervenuti i vigili del fuoco con un mezzo anfibio e un gommone per portare soccorso ai residenti rimasti intrappolati ai piani superiori delle proprie case e per evacuare chi volesse abbandonare l’abitazione. Nelle zone allagate della Stazione e in altre aree del paese è mancata a lungo la corrente elettrica. Nel centro di accoglienza predisposto dal sistema comunale di Protezione Civile presso la Misericordia di Montale hanno trovato ricovero nella serata di giovedì 8 persone, tra cui cinque dipendenti di una ditta della zona industriale, un residente nella vicina via delle Mondine e due persone residenti nel centro di Montale con la casa allagata. Ieri alla Misericordia hanno trovato accoglienza per alcune ore undici persone che poi, nel corso della giornata, hanno trovato ricovero presso parenti o amici.
"Possiamo dare accoglienza anche per la notte a venti persone – dice il direttore dei servizi della Misericordia Massimiliano Corrieri – e fornire loro pasti caldi ed eventualmente trasporto presso le destinazioni che ci vengono indicate". Alla Stazione si è allagata anche la zona vicina a piazza Marconi e all’incrocio tra via Pacinotti e via Garibaldi. La cassa di espansione di via Garibaldi era stracolma e via Pacinotti si è trasformata in un torrente. Molti i danni anche nelle frazioni collinari.
Una frana ha interrotto la via Gramsci, la strada principale tra Montale e Tobbiana e un’altra frana ha ostruito via Biancalani, la strada che porta a Striglianella. Altri movimenti franosi si sono verificati tra via dei Colli e via Vannucci e via Picchioni a Tobbiana e a Montale in via Maone e Casello. Il collegamento con Tobbiana è rimasto possibile da via Mazzini. Via Gramsci è stata ripristinata ieri pomeriggio a senso unico alternato. La ditta incaricata del Comune ha lavorato ieri per tutto il giorno per rimuovere i materiali franati nei punti più critici per la viabilità. I mezzi delle regione sono intervenuti per iniziare a tamponare la falla sull’argine dell’Agna. Anche nel capoluogo le strade si sono riempiti di acqua e si sono allagate cantine, garage e scantinati.
"Dalle ore 19:15 di giovedì è stato attivo il Coc – dice il sindaco di Montale Ferdinando Betti – e si sono prodigate le associazioni impegnate nella Protezione Civile, Vab, Croce d’Oro e Misericordia. La priorità degli interventi è stata la messa in sicurezza delle persone".
Giacomo Bini