Sisi l’internazionale. Colonna delle Zebre

Il rugbista David Sisi, simbolo delle Zebre Parma, ha superato le 100 presenze e si prepara a nuove sfide internazionali. Cresciuto nel rugby in Gran Bretagna, ha ora 30 caps con l'Italrugby e punta a nuovi traguardi nonostante non sia stato convocato recentemente.

Sisi l’internazionale. Colonna delle Zebre

Sisi l’internazionale. Colonna delle Zebre

Nelle scorse settimane ha tagliato il traguardo delle 100 presenze con le Zebre Parma, delle quali è ormai da tempo il giocatore più rappresentativo. Per un cammino che proseguirà almeno sino al prossimo anno A 31 anni compiuti lo scorso febbraio, David Sisi è insomma nel pieno della maturità e pronto a dire ancora la sua ad alti livelli, riscattando l’annata in chiaroscuro disputata dalla franchigia rugbistica emiliana. Gli stimoli per il rugbista di origini abetonesi non mancheranno, visto che proprio pochi giorni fa è stato ufficializzato il calendario della Challenge Cup: le Zebre se la vedranno con Connacht (il 7 dicembre prossimo) Lyon Olympique (14 dicembre) Toyota Cheetans (12 gennaio 2025) e Usap (il 19 gennaio successivo).

Il primo impegno del 2024/25 dovrebbe però essere il test amichevole con i francesi dell’Oyonnax, fissato per il 22 agosto prossimo. Sfide sempre più internazionale per un internazionale del rugby, considerando la storia personale di Sisi. È nato infatti a Rinteln, in Germania, perché è in una base militare britannica stanziata nella Bassa Sassonia che il padre Carlo prestava servizio. Quest’ultimo era nato in Gran Bretagna dove il babbo, abetonese, si trasferì insieme alla moglie (di Sora, nel Lazio) nel secondo dopoguerra. E dove Dave fece ritorno da bambino, crescendo a pane e palla ovale. Nel 2013 vinse anche il Sei Nazioni U20, vestendo i colori dell’Inghilterra. La chiamata con la nazionale maggiore però non arrivò mai e anche a causa degli infortuni continui che ne influenzarono il rendimento e quando nel 2017 rimase svincolato, Sisi decise di tentare un’esperienza al di fuori del Regno Unito. Fu allora che si fecero avanti le Zebre e nel 2019 ottenne la prima chiamata per la Nazionale dei suoi nonni.

Da allora, 30 caps con l’Italrugby e convocazione ai Mondiali. E pur non rientrando nelle ultimissime convocazioni del nuovo commissario tecnico azzurro Gonzalo Quesada, è difficile che consideri conclusa la sua avventura con l’Italia: sarà uno degli obiettivi da raggiungere nei prossimi mesi.