GIACOMO BINI
Cronaca

Socio privato nel servizio idrico: "Stop alla gara, l’acqua è pubblica"

La maggioranza di centrosinistra del consiglio comunale ha respinto una mozione presentata dalla lista civica Montale Rinasce che chiedeva la...

Il capogruppo Sandro Nincheri

Il capogruppo Sandro Nincheri

La maggioranza di centrosinistra del consiglio comunale ha respinto una mozione presentata dalla lista civica Montale Rinasce che chiedeva la sospensione della gara per l’ingresso del socio privato nel servizio idrico in nome del principio che l’acqua deve restare pubblica. Montale Rinasce invitava il consiglio comunale a unirsi a quel gruppo di Comuni che sono contrari a proseguire sulla strada della presenza di un socio privato nel servizio idrico. "Chiediamo di unirci – ha detto il capogruppo di Montale Rinasce Sandro Nincheri – a un movimento di Comuni, anche di colori politici diversi, tra i quali anche Sesto Fiorentino e Agliana, che vogliono fermare la gara per il socio privato e aprire una discussione su quale strada intraprendere. L’esperienza fatta col socio privato non è stata positiva – ha rilevato Nincheri – il privato Acea ha incassato dividendi mentre gli investimenti sono stati pagati in gran parte dagli utenti con le bollette, dobbiamo ripensare tutto, far partecipare i consigli comunali e i cittadini e attuare il referendum di undici anni fa che si era espresso per l’acqua come bene pubblico.

"E’ il momento anche per noi consiglieri di questo comune di dare un segnale – ha detto Nincheri – e tenere la schiena dritta nei riguardi dei comuni più grandi perché la logica finora seguita non dà prospettive di sviluppo". Per la giunta ha risposto l’assessore al bilancio Emanuele Logli. "Non è una questione di coraggio o di schiena dritta – ha detto Logli – ma di consapevolezza sulla complessità dei problemi, è una discussione in via di sviluppo, vorrei evitare una scelta che al momento non è matura e che sarebbe un salto nel buio. Bisogna capire cosa comporterebbe l’acquisto delle quote dal socio privato, c’è da sapere quali sarebbero le conseguenze sulle tariffe per gli utenti, quale indebitamento sarebbe necessario e che comporterebbe per gli investimenti".

"Ho votato anch’io affermativamente al referendum del 2011 – ha detto il capogruppo di centrosinistra Salvador Righi –, ma il tema è complesso e bisogna tener conto della realtà e garantire efficienza e tariffe sostenibili". Ha votato a favore della mozione il gruppo di centrodestra. "La maggioranza mette la polvere sotto il tappeto – ha detto il capogruppo del centrodestra Lorenzo Bandinelli – col referendum il popolo si è espresso e la mozione chiede solo di sospendere la gara e aprire una discussione".

Giacomo Bini