Soffocò l’anziana madre nel letto. Chiesto il processo per Ruscio

Il ragioniere è accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela e dalla fragilità della vittima. Sarà chiamato a rispondere anche delle due evasioni e dell’uso indebito della carta di credito della donna.

Soffocò l’anziana madre nel letto. Chiesto il processo per Ruscio

Soffocò l’anziana madre nel letto. Chiesto il processo per Ruscio

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di Patrizio Ruscio, il ragioniere pistoiese sessantenne che all’alba del primo di giugno di quest’anno, reo confesso, ha ucciso, soffocandola nel suo letto dopo un breve litigio, la madre novantenne Ottavina Rita Maestripieri, che era stata una commerciante molto conosciuta in città per il suo negozio di confetteria e bomboniere, proprio in via Monteverdi. Le indagini, come avevamo già riportato, sono concluse e Ruscio, assistito dal suo difensore, l’avvocato Francesco Stefani del foro di Firenze, ha già sostenuto il terzo interrogatorio davanti ai magistrati che hanno diretto le indagini dei carabinieri su questa tragedia, i sostituti Leonardo De Gaudio e Linda Gambassi. Ora si attende la fissazione dell’udienza preliminare in tribunale, a Pistoia.

Su Patrizio Ruscio gravano queste accuse: omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela e in condizioni di minorata difesa: aver ucciso la madre, molto anziana, nel suo letto, all’alba, cogliendola quindi, secondo la pubblica accusa, in un momento in cui era particolarmente inerme, e fragile. Ruscio sarà quindi chiamato a rispondere anche delle due evasioni dagli arresti domiciliari. La prima avvenne la mattina dell’omicidio: la detenzione domiciliare, con una finestra di permesso dalle dieci di mattina a mezzogiorno, era stata disposta dopo una condanna passata in giudicato per truffa. L’uomo uscì di casa all’alba per raggiungere la casa della madre, in via Monteverdi, per discutere con lei la possibilità di uno sfratto dell’anziana per l’affitto che lui non aveva pagato e con il terribile epilogo che conosciamo.

Evase di nuovo dai domiciliari, cinque giorni dopo, proprio quando i carabinieri si erano presentati a casa sua per notificargli l’aggravamento della misura decisa dal tribunale di sorveglianza di Firenze alla luce della prima evasione.

Ruscio è, come è noto, accusato di uso indebito della carta di pagamento postepay della madre e di operazioni, prelievi e ricariche, di poche centinaia di euro, dopo il delitto.

Il prossimo passo sarà la fissazione dell’udienza preliminare. L’esito sarà scontato. Il difensore non potrà chiedere il rito abbreviato, che non è più possibile per i reati per i quali è previsto l’ergastolo. Dal gup del tribunale di Pistoia si passerà direttamente all’aula bunker della Corte d’Assise, a Firenze.

l.a.