GIACOMO BINI
Cronaca

Sos argine dell’Agna: "16 mesi dopo l’alluvione manca ancora il progetto"

Sopralluogo con i tecnici dell’Autorità di Bacino e i rappresentanti politici. La consigliera d’opposizione Cavacciocchi: "Siamo ancora agli studi preventivi".

Sopralluogo con i tecnici dell’Autorità di Bacino e i rappresentanti politici. La consigliera d’opposizione Cavacciocchi: "Siamo ancora agli studi preventivi".

Sopralluogo con i tecnici dell’Autorità di Bacino e i rappresentanti politici. La consigliera d’opposizione Cavacciocchi: "Siamo ancora agli studi preventivi".

"È surreale che dopo quasi un anno e mezzo dall’alluvione non si sia elaborato un vero e proprio progetto sull’argine dell’Agna e si sia ancora allo studio di fattibilità". Lo afferma la consigliera comunale Greta Cavaciocchi, a nome del suo gruppo di centrodestra "Noi per Montale" dopo l’incontro dei tecnici dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale con gli amministratori del Comune di Montale tra i quali, oltre alla consigliera Cavaciocchi in rappresentanza del suo gruppo, il sindaco Ferdinando Betti e il vicesindaco Alessio Guazzini. L’incontro è avvenuto in seguito ad una richiesta all’Autorità di Bacino scaturita da una mozione presentata dal gruppo "Noi per Montale" e approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Montale in una seduta del 30 gennaio scorso.

"Lo studio di fattibilità che è stato concepito dal comune di Montale – afferma Cavaciocchi - è notevolmente complesso. Si tratterà di abbattere e ricostruire ex novo gli argini del torrente Agna per una lunghezza lineare di circa tre chilometri, inoltre si prevede di creare anche due piccole casse di espansione. È chiaro che la gestione di grandi volumi di terreno come in questo caso richiederà tempi considerevoli e ingenti somme di denaro: si parla di qualche decina di milioni di euro stando a quanto previsto dal primo studio di fattibilità". La consigliera Cavaciocchi riferisce che a quanto dichiarato dai tecnici dell’Autorità di Bacino i fondi sono reperibili a condizione che venga proposto un progetto dettagliato altrimenti le probabilità di reperire finanziamenti si riducono drasticamente. E comunque è la Regione Toscana l’ente competente per individuare e proporre dei finanziamenti.

"Dopo un anno e mezzo dai tragici fatti del 2 e 4 novembre 2023 – afferma Cavaciocchi - il Comune di Montale è ancora allo studio di fattibilità e non ha, per il momento, elaborato un vero e proprio progetto da sottoporre all’attenzione delle autorità competenti. E’ incredibile dato che stiamo parlando di lavori di assoluta priorità sia in termini di sicurezza per i cittadini che di prevenzione idrogeologica del territorio, soprattutto perchè servirà ancora molto tempo per dare il via ai lavori. E nel frattempo cosa facciamo? Non ci rimane che sperare che le piogge non siano troppo frequenti. La sicurezza deve essere garantita ogni singolo giorno a partire da oggi e non deve essere posticipata, ci sembra invece che l’attuale amministrazione l’abbia messa in secondo piano".

Giacomo Bini