REDAZIONE PISTOIA

Sos dalla stazione Montale-Agliana "Fate fermare qui i treni diretti"

L’appello dei residenti e dei numerosi pendolari "Per noi invece soltanto il disagio del rumore..."

"I treni diretti devono fermare anche alla stazione di Montale-Agliana, occorre che i sindaci della piana pistoiese e di Montemurlo si mobilitino con le ferrovie". La posizione di Bruno Tempestini, residente alla Stazione, a pochi passi dai binari, e frequentatore assiduo dei treni della linea Firenze-Viareggio esprime un’esigenza diffusa tra i cittadini della frazione e ancor più tra gli utenti della ferrovia. "I treni diretti – argomenta Tempestini – passano a grande velocità tra le case e producono rumori e vibrazioni fastidiose per chi abita vicino ai binari. Non si tratta di un disagio da poco perché durante il giorno i diretti sono quattro ogni ora e non ci sono barriere antirumore che ne attutiscano l’effetto. Ma le barriere sarebbero anche inutili se quei treni si fermassero alla stazione di Montale-Agliana, cosa che sarebbe perfettamente in linea con l’importanza di questa stazione". Tempestini ripropone così il tema della sottovalutazione, negli orari ferroviari, della rilevanza di una stazione che serve un grande bacino di utenza, ben superiore a quello dei due comuni che le danno il nome, ma che comprende anche Quarrata, Montemurlo e tutta la parte orientale del comune di Pistoia. Si tratta di un’area abitata da circa 70 mila persone e che, prima della pandemia, portava alla stazione circa 1.500 persone al giorno.

"La stazione di Montale – afferma Tempestini – non può essere trattata come una stazione minore, ma va messa sullo stesso piano di quella di Sesto Fiorentino e di Prato al Serraglio". Sulla stazione sono previsti interventi di riqualificazione da parte delle ferrovie e l’amministrazione comunale realizzerà nuovi parcheggi. "Ma il vero salto di qualità della stazione di Montale – dice Tempestini – sarebbe far fermare i diretti, con un miglioramento del servizio e della qualità della vita dei residenti. Facendo fermare i diretti – aggiunge Tempestini - si eviterebbe anche il fenomeno tragico dei suicidi compiuti all’interno della stazione, come l’ultimo avvenuto poco tempo fa davanti all’ingresso principale, che ha impressionato molto i vicini".

Giacomo Bini