REDAZIONE PISTOIA

Spes, selezione pubblica . Ecco il ’temporary manager’

L’incarico ha la durata di trentasei mesi per ottantamila euro lordi annui. Fra i compiti, riorganizzazione interna e progettazione della nuova struttura .

. Una casa di edilizia popolare d’archivio)

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PISTOIA

Sembrano lontani i tempi di "vacche magre" per la Spes, Società pistoiese edilizia sociale, che gestisce tutto il comparto dell’edilizia popolare nel capoluogo e nel resto della provincia essendo azienda a partecipazione pubblica con la presenza, ovviamente, dei vari comuni che la compongono. Ci sono stati, negli anni scorsi, momenti di difficoltà finanziaria, situazioni complesse e bilanci non semplici da far quadrare che, adesso, sembrano soltanto dei vaghi ricordi.

Per mettere, definitivamente, tutto in ordine, è stato aperto un avviso di selezione pubblica per l’affidamento di un incarico di Temporary Manager della durata massima di 36 mesi. Ed il compenso è tutt’altro che di poco conto: 80mila euro lordi annui più Iva che, nell’arco dei tre anni possibili, fanno 240mila euro lordi da libero professionista. Va detto che i compiti di questo Temporary Manager sono tutt’altro che secondari: innanzitutto dovrà elaborare il piano di riorganizzazione aziendale, dopo il risanamento del dicembre 2021, e che andrà a regime il prossimo anno con un differente sviluppo della gestione del personale; ci sarà, poi, una revisione dell’organigramma societario per garantire la crescita della struttura e, aspetto ancora più importante, elaborare un piano formativo dei dipendenti per accrescere le competenze delle figure già presenti all’interno che dovranno essere poste alla valutazione del Lode Pistoiese visto il pensionamento dell’attuale dirigente.

L’operatività del manager selezionato si suddividerà, secondo le previsioni, in quattro fasi: nella prima puntare esclusivamente sulla riorganizzazione interna ed esterna oltre al miglioramento del grado di virtuosità della Spes; nella seconda procedere con la progettazione della nuova struttura e cronoprogramma di messa a terra del riassetto; nella terza partire con la sperimentazione e poi arrivare al monitoraggio e verifica dell’esecuzione di ciò che è stato ipotizzato per poter andare a regime o effettuare eventuali modifiche e risolvere criticità. Il tutto per la cifra annua sottolineata inizialmente ma che "non ci saranno rimborsi e indennità per materiale e automezzo utilizzato e/o chilometri percorsi o buoni pasto ma soltanto per spese di trasporto, alimentari, pernottamenti per trasferte che saranno autorizzati dall’organo amministrativo".