LINDA MEONI
Cronaca

Il "Gobbo a mattoni" di Goretti fa tappa alle Fornaci

Lo spettacolo, vincitore del festival Inventaria sezione monologhi nel 2017, arriva al circolo pistoiese venerdì 18 ottobre

Riccardo Goretti in "Gobbo a mattoni"

Riccardo Goretti in "Gobbo a mattoni"

Pistoia, 14 ottobre 2019 - La variabile più esilarante è il pubblico. Perché poi, a un certo punto, può anche succedere che qualcuno, mezz’età e spirito genuino di paese, si alzi in piedi e dica, in un toscano verace: “Oh, s’è fatto tardi. Bisogna vada via, mi comincia il turno in pizzeria. Peccato perché a me, questo spettacolo, mi piaceva e anche parecchio”. È la gente della casa del popolo, del circolo, quella stessa che dà parole e anima al personaggio del “Sindachino”, il protagonista dello spettacolo teatrale “Gobbo a mattoni” - che sarà al circolo Arci delle Fornaci venerdì 18 ottobre, intorno alle 21 - interpretato dal camaleontico e irriverente Riccardo Goretti, 40 anni di cui metà trascorsi tra quinta e palco. Cuore pulsante del monologo proposto da Goretti, in giro già da diverso tempo per i teatri d'Italia, è la gente del circolo e il circolo stesso nell’attimo prima del tramonto di questa istituzione la cui reale identità va sempre più disperdendosi.

La scena in “Gobbo a mattoni” è vuota, se non fosse per lui, Goretti-Sindachino, i quattro sgabelli e un tavolo, dove appoggia, neanche a dirlo, un mazzo di carte. Di contorno un incessante brusio, quello che anima e contraddistingue da sempre le case del popolo ma che stasera si fa più assordante: dopo cinquant’anni trascorsi a “far comunità” quel circolo chiuderà i battenti. Per sempre. Spettacolo vincitore dell’edizione 2017 del Festival Inventaria-Sezione Monologhi, “Gobbo a mattoni” è lo specchio dell’uomo che per decenni ha animato la casa del popolo, tra un giro di carte, un solitario, un bicchiere di vino e un racconto, mai di sé, sempre degli altri. Frutto del progetto “RitrovArci”, percorso di interviste nei circoli ideato e condotto dal regista Massimo Bonechi, lo spettacolo ha visto la luce nel 2016, in una riscrittura dello stesso Goretti, che da allora ha riscosso un successo quasi inaspettato, arrivando a un numero di repliche fittissimo.

Identità e cultura popolare sono due concetti cari a Goretti, che negli anni ha interpretato i personaggi più disparati, con una mente continuamente in movimento e sempre aperta a nuovi progetti e collaborazioni, come quello attuale ancora con Bonechi che vorrebbe in scena “Pompeo” di Andrea Pazienza. In giro con Stefano Cenci e Lorenzo Urciullo in arte Colapesce in “Stanno tutti male”, “studio collettivo sull’infelicità individuale”, Goretti ha assaggiato ultimamente anche un po’ di cinema con una parte in una scena dell’ultimo film scritto da Mattia Torre, mentre, tornando a teatro, ha affiancato in veste di interprete l’amato e apprezzato Silvio Orlando in “Si nota all’imbrunire” (produzione Cardellino in collaborazione con Napoli Teatro Festival e in coproduzione con Teatro Stabile dell’Umbria), fino a vestire i panni, irriverente ed esilarante, di Leonardo da Vinci per “Il Milanese imbruttito”, una pagina che inquadra in modo ironico le diverse tipologie umano/metropolitane che vivono e lavorano a Milano. Per info sulla serata: 347.1193692; info su prossime date e bio Riccardo Goretti: riccardogoretti.com.