GABRIELE ACERBONI
Cronaca

Spiraglio per Pasqua . Prove di riapertura per il San Baronto. Almeno ai residenti

Provincia al lavoro per dare il nulla osta al transito veicolare leggero. L’accesso resterà vietato ai mezzi pesanti. Ieri la Provincia sul posto. Sopralluogo di Marmo con Trassi a Amidei: il punto della situazione.

Provincia al lavoro per dare il nulla osta al transito veicolare leggero. L’accesso resterà vietato ai mezzi pesanti. Ieri la Provincia sul posto. Sopralluogo di Marmo con Trassi a Amidei: il punto della situazione.

Provincia al lavoro per dare il nulla osta al transito veicolare leggero. L’accesso resterà vietato ai mezzi pesanti. Ieri la Provincia sul posto. Sopralluogo di Marmo con Trassi a Amidei: il punto della situazione.

Appare uno spiraglio sulla possibile riapertura alla viabilità sul San Baronto. La Provincia è al lavoro per dare il nulla osta al transito veicolare leggero già dai giorni del weekend di Pasqua, inizialmente rivolto ai soli residenti. Questa sarà la prima fase del cronoprogramma che prevede successivamente di allargare il transito anche ai non residenti, con la possibile presenza di un breve tratto di senso unico alternato, ma in entrambi i casi continuando a vietare l’accesso, almeno per il momento, dei mezzi pesanti sulla Sp 9 del Montalbano, nelle parte compresa tra i centri abitati di Casalguidi e San Baronto. È di ieri l’annuncio del presidente della Provincia Luca Marmo, che insieme alla sindaca del comune di Lamporecchio, Anna Trassi, e quella di Larciano nonché consigliera provinciale alla viabilità, Lisa Amidei, si sono ritrovati nel tratto interessato dai lavori per un sopralluogo e per fare il punto della situazione.

"Ovviamente la riapertura è subordinata al posizionamento delle reti paramassi che richiedono un tempo – ha precisato Marmo –. La stima, senza certezza assoluta, è di una decina di giorni. Quindi confidiamo che entro il fine settimana di Pasqua si possa riaprire al transito almeno per i residenti". Dopo la prima fase di lavori ne inizierà quindi una successiva più complessa dal punto di vista tecnico che ha bisogno di ulteriori approfondimenti di carattere geologico e ingegneristico. "A fronte di questi saranno redatti i progetti e cominceranno le opere più impegnative che richiederanno un tempo ragionevolmente più lungo – ha spiegato il presidente della Provincia –, e soprattutto la necessaria dichiarazione di stato d’emergenza nazionale, senza la quale, su opere così impegnative, la provincia sarebbe fortemente in difficoltà". Al momento infatti la cifra per sostenere i lavori ancora in corso di ripulitura delle pendici, disgaggio delle rocce dove presenti e del ripristino della carreggiata, si aggira intorno ai due milioni e mezzo di euro.

"Quelli che verranno dopo e che sono parimenti necessari sono molto più impegnativi anche dal punto di vista finanziario – ha aggiunto Marmo –. L’importante lavoro finora svolto nell’imminenza dell’evento franoso, ha risultati al di sopra di ogni aspettativa. Mi sento di ringraziare per la collaborazione sia il Dipartimento di scienze della terra, sia il Genio civile della Regione Toscana e anche i nostri tecnici, che in termini attuativi hanno messo rapidamente in moto la macchina degli interventi. Dopo la riapertura al traffico leggero dei soli residenti, a distanza di qualche giorno ci sarà quella per tutti".

Gli interventi al momento in atto, e i futuri in programma per ristabilire la sicurezza sul tratto viario e delle abitazioni presenti, si sono resi necessari dopo l’ondata di maltempo di qualche settimana fa che ha colpito fortemente anche la provincia di Pistoia. Nello specifico, la zona del Montalbano e del San Baronto sono state interessate da diversi movimenti franosi di diverse entità che hanno portato non pochi disagi, in special modo ai residenti delle zone.

Gabriele Acerboni