Dentro ci sono vita e umanità, al punto che esserne spettatori non può non suscitare sentimenti forti e delicati. Così come forte e delicata sa esserlo la vita stessa. È un viaggio che continua, ogni volta con letture ancora più profonde e intense, quello inaugurato ormai nel 2021 per "Stabat Mater", film diretto da Giuseppe Tesi per Electra Teatro, frutto di un’esperienza non ordinaria. Liberamente tratto dal testo di Grazia Frisina, il mediometraggio è stato infatti girato quasi esclusivamente nel carcere pistoiese di Santa Caterina in Brana, annoverando nel cast diversi detenuti. Dopo un lungo (e prestigioso) girare in tutt’Italia, "Stabat Mater" si ferma ancora a Pistoia, allo Spazio 77, Circolo Hitachi, domani, giovedì 6 febbraio (ore 21.30), con la visione dello stesso film, preceduta (alle 21) da una presentazione a cura di Giuseppe Tesi arricchita dalla presenza della presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pistoia, l’avvocato Cecilia Turco. "’Stabat Mater’ è un lavoro che interroga le coscienze, attualissimo e necessario e abbiamo ben volentieri dato il nostro contributo alla sua realizzazione – risponde l’avvocato Turco spiegando i motivi che l’hanno spinta a partecipare all’iniziativa e a condividerla sin dalla prima ora, essendo l’Ordine nella lista dei finanziatori del film –. Mi è piaciuta poi l’idea del luogo dell’incontro: non un luogo istituzionale, ma un circolo aziendale dove si fa esperienza di cultura, aggregazione, condivisione, discussione autentica". Avvocati e carceri, una relazione strettissima che si compie nell’esercizio quotidiano dellaprofessione e che è da tempo tema centrale anche fuori dalle aule. "Come Ordine degli avvocati fin dalla prima consiliatura nel 2019 ci siamo prefissi di far conoscere la realtà del carcere, farne parlare. La situazione – illustra l’avvocato Turco – è nella stragrande maggioranza dei casi insostenibile, non degna di un paese civile poiché incide fortemente sul nucleo fondamentale della dignità umana. La nostra esperienza con gli studenti degli istituti superiori della provincia ci ha convinti che la conoscenza delle cose consente percorsi di maturazione, impone di confrontarsi con realtà che vogliamo tenere lontane perché negative, ma che invece possono rivelare grandi potenzialità di cambiamento e di crescita". L’esperienza di "Immaginati Avvocato" ha consentito la conoscenza di un’esperienza edificante, quella di Armando Punzo, che nel carcere di Volterra ha fondato la sua Compagnia (che nelle ultime ore ha ricevuto l’Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana). "L’incontro con Punzo ha aperto i nostri orizzonti – conclude la presidente –. Una forma di teatro che è esperienza di grande disciplina, di vita vera, aperta alla bellezza autentica, alla diversità, all’umanità e alla potenzialità espressiva di ogni essere umano. Abbiamo incontrato gli attori detenuti ed è stata un’esperienza semplice e allo stesso tempo di straordinaria ricchezza". Porteranno il loro contributo la giornalista Lucia Agati e Federico Boccardi, allievo del laboratorio teatrale.
linda meoni