Stop alla Multiutility in Borsa. I dubbi di Capecchi e Fratoni : "Ora dove troviamo le risorse?"

L’esponente di Fdi chiede il rinvio dell’adozione del piano dei rifiuti: "Tempo per valutare le conseguenze". E anche la consigliera regionale dem è scettica: "Pur con degli aggiustamenti, resta strada da percorrere".

Stop alla Multiutility in Borsa. I dubbi di Capecchi e Fratoni : "Ora dove troviamo le risorse?"

Stop alla Multiutility in Borsa. I dubbi di Capecchi e Fratoni : "Ora dove troviamo le risorse?"

Il day-after della presa di posizione del Partito Democratico toscano contro la quotazione in borsa della Multiutility è stato inevitabilmente turbolento. In primis nelle stanze del consiglio regionale, dove la commissione territorio, ambiente, mobilità e infrastrutture si era riunita per l’adozione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, in vista dello passaggio finale in aula del 26-27 settembre. Ma in apertura dei lavori è intervenuto il vicepresidente Alessandro Capecchi, consigliere di Fratelli d’Italia, manifestando la richiesta di poter acquisire gli ultimi approfondimenti in relazione ai progetti presentati da Alia per la realizzazione di impianti innovativi, nonché proprio sul processo di costituzione della Multiutility. Per questo la seduta è stata sospesa e la commissione rionvocata per lunedì 25 settembre. "La Multiutility è una creatura ’dem’ – spiega l’esponente pistoiese di Fdi – loro hanno inventato la quotazione in borsa per drenare dal mercato le risorse necessarie per gli investimenti, specie per quanto riguarda gli impianti di trattamento dei rifiuti; adesso che hanno cambiato idea, ci dicano come fare a trovare le coperture. Alia ha sette proposte progettuali in ballo, tra cui il gassificatore di Empoli – aggiunge – cosa facciamo ora? Non so se il progetto può stare in piedi senza l’ingresso nel mercato azionario, che fino a poco tempo fa era dato per naturale e scontato – conclude Capecchi –. Di sicuro senza le risorse necessarie agli investimenti, andremo poco lontano".

Sul tema si è espressa, dai banchi della maggioranza, anche la consigliera Federica Fratoni. Che non sembra convinta nell’abbandonare la strada azionaria: "Il dibattito intorno all’ingresso, o meno, in borsa della nascitura Multiutility – afferma l’esponente dem – non deve essere affrontato in termini ideologici ma pratici, affinché si persegua l’obiettivo di realizzare gli investimenti necessari contenendo al tempo stesso le tariffe. E’ evidente che, oggi, la gestione di un servizio pubblico, acqua, rifiuti, energia, presuppone un approccio industriale. Ritengo, pertanto, che per rendere percorribile il percorso di quotazione siano necessari alcuni passaggi – aggiunge la consigliera pistoiese – come la forte riduzione dello stock di azioni detenibile, che adesso è al 5%, per aprire il percorso di un azionariato diffuso, con condizioni di favore per i cittadini, i lavoratori e le associazioni di consumatori. Se il controllo della Multiutility resta pubblico, come deve essere, la strada del mercato azionario può essere percorsa – apre Fratoni – senza dimenticarsi che tutto ciò è legato alla costruzione di nuove infrastrutture impiantistiche che sono urgenti e necessarie per migliorare il servizio, traguardare la transazione ecologica e soprattutto andare verso un taglio delle tariffe per i cittadini. Mi auguro che se questa strada non dovesse essere percorsa – conclude – si operino rapidamente tutte le valutazioni necessarie per reperire in modo alternativo i capitali necessari al piano industriale".

Alessandro Benigni