REDAZIONE PISTOIA

Stop inceneritore, la Regione allunga i tempi

L’assessore Monni: "Confronto con i Comuni di Livorno e Montale". Il centrodestra: "Il sindaco chiarisca, scettici sulla chiusura"

La Regione Toscana intende aprire un confronto con le amministrazioni comunali di Montale e di Livorno sulla praticabilità di un rinvio della chiusura degli inceneritori presenti nei due comuni per i quali era prevista la dismissione nel 2023. Tale intenzione della Regione è stata dichiarata dall’assessore regionale all’ambiente Monia Monni nell’ambito del percorso partecipativo svoltosi nella città labronica sul piano regionale dei rifiuti e sull’economia circolare. In seguito alle dichiarazioni dell’assessora Monni il gruppo consiliare del centrodestra di Montale ha presentato un’interpellanza al sindaco di Montale "per sapere quale sarà l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale in merito alle preannunciate richieste da parte della Regione di dilazionare i tempi di dismissione dell’impianto di incenerimento presente nel nostro comune".

"Non ho alcun pregiudizio sui termovalorizzatori – ha dichiarato tra l’altro l’assessora regionale - anche questi sono impianti utili all’economia circolare e sono tra coloro che hanno provato a realizzarne uno nella Piana fiorentina. Ma come abbiamo visto – ha aggiunto Monni - è difficilissimo realizzare nuovi termovalorizzatori, mentre noi abbiamo urgenza di impianti. Su Livorno (e Montale) ho in programma un tavolo di confronto coi rispettivi Comuni per capire meglio il da farsi: non avrò un approccio muscolare ma il confronto serve, contando che non possiamo continuare ad aumentare il ricorso alle discariche, siamo in crisi energetica e la carenza impiantistica ha riflessi importanti sulle imprese come sulla Tari pagata dai cittadini. Se, numeri alla mano, c’è uno spazio per dilazionare i tempi di dismissione degli impianti proveremo a percorrerlo, nell’ambito di un confronto con l’Amministrazione comunale".

Il centrodestra di Montale ricorda, nel testo dell’interpellanza, i ripetuti impegni del sindaco e della giunta sulla dismissione e riconversione dell’impianto entro il 2023 e, recentemente, in una commissione consiliare del giugno scorso l’affermazione dell’amministratore unico del Cis Edoardo Franceschi sul fatto che il termovalorizzatore verrà chiuso entro il 2023 ed entro l’anno in corso si saprà in quale altro impianto verrà riconvertito.

"Noi siamo sempre stati scettici - afferma il centrodestra - la chiusura dell’impianto, sia per motivi economici che per la cronica mancanza di impianti per i rifiuti nella nostra Regione".

Il centrodestra ricorda come l’inceneritore di Montale risultasse attivo fino al 2025 anche nel documento regionale di monitoraggio sul piano dei rifiuti.

Giacomo Bini