ARIANNA FISICARO
Cronaca

Storia di un tunnel sospeso tra memoria e progresso

Pensato nel medioevo come corridoio di fuga e magazzino dei beni primari durante gli assedi al castello, il protagonista di...

tunnel sotterraneo

tunnel sotterraneo

Pensato nel medioevo come corridoio di fuga e magazzino dei beni primari durante gli assedi al castello, il protagonista di Torrita di Siena, testimone della storia e oggi laboratorio di sostenibilità, è il tunnel sotterraneo. Abbiamo chiesto all’ingegnere Matteo Benvenuti le ragioni che lo hanno spinto a scegliere il tunnel come sede della vertical farm da lui progettata. "La galleria è lunga 186 metri e attraversa l’intero borgo, raggiungendo la sua massima profondità di 23 metri in corrispondenza del centro della piazza principale. Si tratta di un luogo significativo dal punto di vista storico perché durante la seconda guerra mondiale è stato adibito a rifugio antiaereo e presenta caratteristiche ideali per la coltivazione verticale". Il percorso che conduce il visitatore alla vertical farm congiunge, idealmente, tradizione e innovazione. Una radio d’epoca, una bicicletta antica e gli oggetti che sono stati lasciati nel tunnel rappresentano la memoria del passato e le piante della vertical farm la speranza per un futuro migliore. Per produrre un cambiamento è necessario spargere i semi delle pratiche virtuose. La visita a Torrita di Siena ci ha fatto riflettere sulla possibilità di realizzare un futuro sostenibile anche nella nostra Pistoia a partire dalla conoscenza del passato fino ad arrivare alla valorizzazione di luoghi significativi per la storia locale attraverso l’apertura e il dialogo con il mondo della ricerca e dell’innovazione tecnologica.