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Strade di sangue "Ora basta stragi" Il dramma spiegato agli studenti

L’incontro con gli agenti di stradale e municipale, poi il faccia a faccia con chi ha vissuto quel dolore

Strade di sangue "Ora basta stragi" Il dramma spiegato agli studenti

"Sulle ruote con la testa". Non è solo il nome, ma anche uno dei messaggi della mattinata di sensibilizzazione all’educazione stradale di ieri al Teatro Bolognini di Pistoia. Organizzata dalla Fondazione dell’istituto De Franceschi-Pacinotti, ha visto la partecipazione non solo dei suoi studenti ma anche di altri istituti superiori e scuole medie. Si è trattato del secondo appuntamento a seguito di quello della corsa campestre in modo da coinvolgere i ragazzi con sport ed educazione stradale.

"Un nostro tradizionale evento, una festa di sport e riflessione aperta anche alle altre scuole – ha spiegato la dirigente Elena Pignolo –. La sensibilizzazione come obiettivo prioritario. Per una condivisione più generale, in modo che si possa anche trovare un metodo educativo che ci accomuni come scuola, provincia, territorio". Ospiti della mattinata due testimonial che hanno raccontato agli studenti le loro storie: Gabriele Lattanzi e Giovanni Galli. Gabriele, maremmano doc, ha raccontato la sua storia, l’incidente al coma, dal risveglio alla carrozzina. E il forte legame con suo padre con il quale ha creato l’associazione ’Tutto possibile Onlus’.

Gabriele dopo l’incidente è uno sportivo paraplegico e ha voluto mandare il messaggio che ha dato il nome alla sua onlus: "Nella vita niente è facile e nulla è impossibile, trova l’opportunità, è... ’Tutto possibile’. La sua associazione tra le altre attività ha dato vita a ’Tassibile’: un servizio di trasporto gratuito, con l’ausilio di un pulmino da nove posti, attrezzato per ogni forma di diversa abilità che copre l’intero territorio della provincia di Grosseto".

Storia diversa e tragica per Giovanni Galli. Un incidente ha strappato la vita a suo figlio, Niccolò Galli, e Giovanni ha voluto sottolineare come "non si muore solo perché ubriachi o distratti. Nel mio caso purtroppo è successo per un guardrail che non era stato tenuto con la giusta manutenzione da parte di un’amministrazione. Quindi è giusto rendersi partecipi tutti in questo messaggio, comprese le istituzioni. C’è da far capire ai ragazzi che erroneamente si pensa che questi tragici incidenti possono toccare agli altri, invece bisogna renderli partecipi, coinvolgerli".

Anche Galli ha creato una fondazione, che porta il nome di suo figlio Niccolò, con lo scopo di offrire sostegno alle vittime degli incidenti stradali o sportivi: eroga di borse di studio e fa anche da supporto a istituti per la cura di invalidità specifiche. All’evento hanno partecipato, coinvolgendo i ragazzi, la polizia stradale e la municipale di Pistoia. "Sensibilizzare ha un’importanza elevata – ha detto il commissario capo Davide Leone, dirigente della polizia stradale di Pistoia –. Per questo investiamo molto nell’educazione stradale, soprattutto verso i giovani che sono gli utenti della strada del futuro. Per una maggiore consapevolezza e responsabilizzazione, per far sì che possano assimilare comportamenti virtuosi per la tutela della propria salute e di quella degli altri".

"Quest’anno abbiamo realizzato anche dei calendari sulla sicurezza stradale, e che verranno distribuiti ai ragazzi al termine dell’incontro – ha aggiunto Stefania Nunziante, ispettore della Municipale –. Molti pensano che normalmente gli incidenti più gravi si verifichino sulle autostrade o sulle strade extraurbane. In realtà non è così perché gli incidenti più gravi e si verificano all’interno dell’ambito urbano ed è quindi molto importante educare gli studenti e i giovani in generale".

Gabriele Acerboni