
Il fosso Quadrelli non ha contenuto la pioggia: c’è stato un effetto domino. La richiesta al sindaco: "Serve un progetto che coinvolga anche Pistoia". .
"Una situazione invivibile, lottiamo con l’acqua che invade la strada e entra nelle case praticamente una volta al mese. Il problema non è solo quando ci sono eventi eccezionali come l’allerta meteo di questi giorni: qui basta un semplice acquazzone, a volte anche di quelli estivi, per ritrovarsi con l’acqua ai polpacci". L’allerta meteo di questi giorni ha graziato argini e livelli dei torrenti quarratini, ma i guai non sono mancati. Esasperati, non ne possono più di avere la casa allagata, i residenti di via Brana a Barba frazione di Quarrata. Il problema nasce dal defluire delle acque basse che scendono dal confinante Comune di Pistoia lungo fossi e fognature, arrivando nella piana quarratina anche dopo ore: i residenti vedono salire il livello dell’acqua nelle strade e per loro ricomincia l’incubo.
Ieri mattina all’arrivo del sindaco Gabriele Romiti per l’ennesimo sopralluogo pare ci siano stati anche momenti di tensione: "Ci sentiamo abbandonati e scatta la rabbia - lamentano Rosalinda Lomi, Sandra Bugetti, Antonella Guidotti e Viviana Bartoloni che sopportano da troppo tempo danni e disagi - l’acqua alta rende inagibili le strade, quindi vengono transennate, ma se succedesse di aver bisogno di un’ambulanza, da dove passano i soccorsi? Quando arriva lo scuolabus, se va bene lascia i figlioli con i piedi nell’acqua, quando è più alta passa da altre strade e qui non arriva".
La comunità di Barba è compatta nel protestare e ha bussato a tutte le porte: "Siamo stati anche a parlare con il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, perché le acque basse scendono dal territorio pistoiese e dovrebbero essere regimentate con la cassa d’espansione di cui si parla da anni. Ma per ora non si è visto niente - continuano i residenti - ora Romiti ci ha promesso un ampliamento delle tubazioni della fognatura, giusto per cercare un miglioramento".
Il progetto in questione, in accordo con il Consorzio di Bonifica, pagato con fondi comunali e con affidamento diretto alla ditta, inizierà a breve con una prima geolocalizzazione con la quale i tecnici potranno scandagliare quali tubi e di che misura sia possibile mettere nelle fognature. Ma le criticità delle acque basse che scendono da Pistoia si ripetono anche in via del Falchero, via del Casone, via Galigana che con le forti precipitazioni di venerdì hanno raggiunto alti livelli entrando di nuovo dentro le abitazioni. Tutta acqua che poi è scesa verso Olmi, dove ieri, non riuscendo a defluire nel fosso Quadrelli perché troppo pieno, ha invaso altre strade come via Carducci, via IV novembre e la Statale. Un effetto domino che poi, continuando a scendere, ha coinvolto anche la frazione di Casini. La situazione dal punto di vista della circolazione era aggravata tra l’altro dall’interruzione di via Montalbano per i lavori di Publiacqua, che costringe a deviare il traffico proprio nelle strade che ieri erano sott’acqua e che, secondo le previsioni, resteranno allagate per almeno un altro giorno. Ieri a metà mattinata è stata installata una pompa di sollevamento per trasferire l’acqua direttamente nel Quadrelli, ma ancora nella tarda serata il livello non si era abbassato. Tutta una serie di equilibri delicati insomma, che rallentano il deflusso nell’intero reticolo: per ammortizzarli si attende la realizzazione delle due casse d’espansione, una proprio in via Brana ma in territorio già pistoiese, l’altra, tra via del Cantone e via Bottaia, in territorio quarratino. Ma resta il grosso punto interrogativo su dove gli enti potranno reperire i circa 12 milioni di euro necessari per i lavori.
Daniela Gori