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Un’opera di Ldb, Up patriots to arms in. piazza San Bartolomeo a Pistoia
Vi è mai capitato, passeggiando per le strade di Pistoia, che il vostro sguardo venisse catturato da qualcosa di particolare, collocato in un posto insolito, semmai degradato, e nonostante ciò riuscisse a strapparvi un sorriso, suscitando emozioni, per la sorpresa di scorgere qualcosa di bello e significativo dove meno ve lo sareste aspettato? Questa è la street art. Per risalire alle origini di quella che ormai è riconosciuta a pieno titolo come una forma d’arte, dobbiamo spostarci nello spazio e nel tempo, per approdare negli Stati Uniti degli anni ’70 del secolo scorso. Inizialmente è nata come graffitismo, un tipo di rivalsa politico-sociale di tutti quei ceti che vivevano ai margini della società, i quali scelsero questo come mezzo per far sentire la loro voce, per urlare al mondo: "Noi ci siamo e non valiamo meno degli altri!". Oggi, però, la street art ha preso le distanze dal suo nucleo originario, abbracciando un numero ampio di discipline, come l’hip hop e il djing, e utilizzando numerose tecniche, come gli stencil e i murales, ma soprattutto è immancabilmente portatrice di messaggi positivi, che muovono da quelle figure che sembrano osservarci dai muri della città, remote e attualissime, vive ma inamovibili, diventando fedeli compagne di viaggio, giorno dopo giorno.
A Pistoia sono diversi gli artisti ad essere intervenuti, spesso su commissione del Comune o di privati, per riqualificare gli spazi urbani, come Ldb, originario della nostra cittadina, dove, durante l’adolescenza, ha sviluppato un vero e proprio amore per l’arte urbana. Riesce a padroneggiare tecniche diverse tra cui la stencil, la sticker e la poster art. Le sue creazioni artistiche, seguendo modelli architettonici ed estetici, prendono vita dalla storia del luogo in cui vengono realizzate, per valorizzarlo, dando nuova luce a pareti vandalizzate o degradate. Anche l’associazione "Art in the park", attiva da pochi anni, ha contribuito alla realizzazione di numerosi eventi, come quelli del "Carabattole park" di Agliana, richiamando writers da tutta Italia, e di installazioni di vario tipo.
Si tratta di un gruppo di giovani artisti, che siamo andati a intervistare nella loro sede presso il circolo di Bonelle, parlando con Alessio La Grua, che ci ha spiegato della grande importanza che riveste per loro l’integrazione sociale, a cui dedicano molto del loro tempo libero, organizzando corsi per ragazzi di tutte le età a cui insegnano e che coinvolgono nelle più svariate iniziative.