Il fattaccio si è consumato domenica 26 gennaio, ma era passato quasi sottotraccia. In queste ore però, a seguito della diffusione via social di alcune immagini, la polemica sta divampando. Siamo a Ravenna, in occasione del big-match di Serie D tra i locali e la Pistoiese. Durante la sfida, poi vinta dai padroni di casa, nel settore riservato alla tifoseria pistoiese (dov’erano presenti anche alcuni esponenti dei gemellati ultras pesaresi) compare uno striscione con la scritta "Ravennate sinto".
"Lo striscione contiene una chiara offesa di stampo razzista – attacca l’Anpi –. Vogliamo sperare che che chi ha ideato questo inconsueto insulto, carico di molti significati dispregiativi, non sappia di aver accostato la squadra del Ravenna a un’etnia, come quella Rom e Sinti, che da circa 600 anni è insediata sul territorio nazionale, con tanto di cittadinanza italiana ed eccellenze nel campo della cultura. È la prova di quanto, anche nella nostra città, gli stereotipi, i pregiudizi e l’esclusione di chiunque sia percepito come non omologato e perciò ’diverso’, siano ancora instillati nella coscienza collettiva e si manifestino in manifestazioni popolari. La nostra indignazione è acuita dal fatto che ciò è avvenuto alla vigilia del ’Giorno della Memoria’, per tenere vivo il ricordo della Shoah, con innumerevoli vittime anche tra Rom e Sinti. Chiediamo alla dirigenza della società Fc Pistoiese di prendere pubblicamente le distanze da questo modo inaccettabile di manifestare il sostegno alla propria squadra del cuore – concludono – e di impedire, in futuro, che simili messaggi, che niente hanno a che vedere con la passione sportiva, vengano lanciati dai propri tifosi".
Interpellato sull’argomento, il club arancione – al quale non possono essere additate responsabilità in merito – ha tuttavia preferito non commentare. Ad incalzare c’è anche il mondo della politica: "Un gesto grave di stampo razzista che disonora, oltre alla squadra arancione, tutta la nostra città – affermano Avs, Pep e Sce –. È necessaria una presa di distanza e una condanna da parte della Pistoiese e, soprattutto, del sindaco e dell’Amministrazione. Pistoia non può essere accomunata a queste persone e ai loro inaccettabili deliri razzisti e fascisti".