REDAZIONE PISTOIA

Studenti al freddo . Rotti i termosifoni al liceo Duca d’Aosta

Gli alunni: "E’ un disagio, per noi ma anche per i professori"

Studenti al freddo . Rotti i termosifoni  al liceo Duca d’Aosta

I ragazzi della 4°B del Liceo Duca d’Aosta fuori dalla scuola in segno di protesta

PISTOIA

Riscaldamento a singhiozzo al liceo scientifico Duca D’Aosta tanto che ieri la mattina la quarta B ha sostato davanti all’ingresso della scuola fino alle 9.30 proprio per assenza del riscaldamento in classe. Gli studenti hanno deciso di non entrare a scuola perchè negli ultimi giorni sono stati costretti a fare lezione al freddo. "Anche i docenti ci hanno mostrato solidarietà per la nostra protesta - ci hanno spiegato i ragazzi - Non è giusto fare lezione senza riscaldamento, chi di competenza dovrebbe provvedere a mettere delle stufette in caso di guasto perchè è un evidente disagio non solo per noi che siamo costretti a stare in classe con giubbotti e sciarpe ma anche per gli stessi professori e il personale Ata".

Il preside della scuola Paolo Biagioli spiega che ormai da tempo i tecnici della Provincia stanno cercando di sistemare il riscaldamento. "Non so quale sia il problema - dice - so soltanto che i tecnici sono qui praticamente tutti i giorni, ovviamente non possiamo noi come scuola risolvere la questione".

Insomma al liceo del viale Adua oltre ai lavori in corso per la riqualificazione dell’istituto ora anche problemi con l’impianto che deve garantire il calore invernale nelle aule. Ieri mattina dopo la prima ora passata all’esterno del plesso, il problema è stato apparentemente risolto e dentro la classe quarta B i termosifoni hanno ripreso a funzionare, per questo gli studenti, diligentemente, una volta appurato che almeno per quella giornata potevano stare al caldo, sono entrati in classe ed hanno regolarmente seguito le lezioni previste. La speranza è che questo disagio non continui a verificarsi proprio nel periodo più critico per gli studenti, il mese finale del trimestre dove tutti sono alle prese con verifiche scritte ed interrogazioni.

Michela Monti