PISTOIA
Un grosso vetro in frantumi ed una corsa soppressa: questo il risultato dell’ennesimo "assalto" all’autobus andato in scena martedì pomeriggio in piazza Dante, di fronte alla stazione ferroviaria di Pistoia. Il bus era il numero 13, la corsa quella prevista in partenza alle 13.30 sulla direttrice Quarrata – Firenze. Come di consueto, gli studenti delle superiori hanno letteralmente assaltato il mezzo ancor prima del suo stop alla banchina. Nella calca, tentando di forzare la porta di ingresso posteriore con ancora il mezzo in movimento, qualcuno è riuscito a sfondare uno dei vetri posteriori, che è finito in mille pezzi, tra lo spavento generale.
L’autista del bus, incredulo per quanto assistito, ha fermato il mezzo il mezzo e si è assicurato che nessuno fosse ferito. Nonostante i ragazzi e ragazze fossero comunque saliti a bordo, il mezzo non era più in grado di viaggiare in sicurezza. Risultato: corsa soppressa e bus in officina per la riparazione. "Questo dovrebbero pagarlo le famiglie di quegli scalmanati..." è stato il commento dell’autista del bus e di alcuni colleghi che hanno assistito alla scena. Pistoia e i suoi studenti continuano a far parlare di sé per quello che sembra ormai diventata una consuetudine: l’assalto al bus in orario di uscita scolastica. Una situazione denunciata numerose volte da autisti e personale di bordo di Autolinee Toscane che, ogni giorno, si trovano ad arrivare alla fermata di Piazza Dante con studenti e studentesse che si accalcano attorno al bus ancora in movimento. Il motivo? Un po’ è la volontà di accaparrarsi un posto a sedere prima degli altri e non fare il viaggio in piedi, un po’ è... semplice – quanto pericoloso – teppismo adolescenziale. Le sigle sindacali del settore trasporto su gomma hanno scritto al Prefetto di Pistoia sollecitando un incontro urgente a seguito dell’accaduto. "Con la presente – si legge nella nota firmata Fit Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa/Cisal –siamo a richiedere un incontro urgente al fine di addivenire all’individuazione di un percorso risolutorio rispetto alle crescenti criticità, ormai da molto tempo evidenziate e ancora irrisolte". Il nuovo incontro sarebbe il terzo dell’anno, dopo quelli del 10 aprile 2024 e del 24 ottobre 2024.
Francesco Storai