Un monito e una mano tesa quella delle donne della Cgil. "Nonostante il peggio non sia avvenuto, in quanto la Corte di appello di Firenze ha negato il concordato per la riduzione della pena richiesto da uno degli imputati – si legge in una nota di Donne Cgil e Spi Cgil – è necessario mantenere alta l’attenzione sul caso di stupro della giovanissima Ayala Astore, vittima di una violenza che è figlia della stessa cultura patriarcale e di dominio sul corpo delle donne che produce le molestie e le discriminazioni nei posti di lavoro e in ambito sociale ed economico, le disparità salariali, i tentativi di negare i nostri diritti (a partire da quello all’aborto) e, nei casi più estremi, i femminicidi". "La violenza istituzionale e la vittimizzazione secondaria delle donne che denunciano sono anch’esse la dimostrazione di quanto sia radicata la cultura machista dello stupro, anche fra i giovanissimi – prosegue la nota –. Non basta quindi la repressione – che avviene quando la violenza sul corpo delle donne si è consumata e che risulta comunque del tutto insufficiente, visti i quotidiani casi di molestie, stupro e femminicidi – ma è urgente un radicale cambiamento culturale rispetto al quale deve esserci una assunzione di responsabilità sia collettiva che individuale. Come Coordinamenti Donne Cgil e Spi Cgil esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza ad Ayla e sosterremo qualsiasi iniziativa che vorrà intraprendere per tenere alta l’attenzione su quanto accaduto".
CronacaStupro di Ayla: "Tenere alta l’attenzione"