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Pistoia, corsa all’acquisto al supermercato. "Ma i rifornimenti sono regolari"

La situazione alla Coop di viale Adua: vendite record per olio di girasole, pasta e farina. La direttrice rassicura

Lo scaffale dell’olio di girasole vuoto e non è un caso isolato

Pistoia, 16 marzo 2022 - Non è certo paragonabile alle scene viste all’inizio del lockdown del marzo 2020, ma quanto accaduto nello scorso fine settimana all’interno dei supermercati di Pistoia (e non solo) ha lasciato di stucco i responsabili. "Sembrava la vigilia di Natale", hanno raccontato dalla Coop di via Adua.

Un numero esagerato di clienti ha inscenato una corsa forsennata all’acquisto di alcuni prodotti come pasta, farina e olio di girasole. Il risultato? Fra domenica e martedì mattina, gli scaffali sono rimasti sostanzialmente vuoti. Specie per quanto riguarda le confezioni targate Coop, in quanto "i consumatori stanno particolarmente attenti in questo periodo ai prezzi.

E i nostri prodotti, fra quelli in vendita, sono quelli che coniugano nella maniera migliore possibile alta qualità e costi contenuti", sottolinea la direttrice del supermercato, Elena Marrassini. Insomma, una vera e propria psicosi, dovuta in primis alle notizie provenienti dal fronte ucraino e alimentatra anche dalle possibili difficoltà di rifornimento di alcune materie prime per colpa della guerra, oltre al paventato blocco degli autotrasportatori.

«Credo sia stato soprattutto quest’ultimo aspetto a far temere i cittadini, che magari pensavano di non trovare durante questa settimana pasta e farina. Ecco perché su quest’ultima abbiamo deciso di porre una soglia d’acquisto: nessuno può comprarne più di quattro pezzi.

La guerra, almeno per il momento, non penso invece che influisca. In caso contrario, l’assalto agli scaffali di venerdì e sabato si sarebbe prolungato anche nei giorni successivi e invece così non è stato. Problemi negli approvvigionamenti? Assolutamente no e non c’è neppure bisogno di incrementare gli ordini. Da questo punto di vista possiamo tranquillizzare i clienti".

Che dal canto loro, ieri, non erano preoccupati che possano venire a mancare i viveri: "Grosse criticità non si scorgono all’orizzonte, però la situazione è in divenire e quindi magari fra poco lo scenario cambierà – il commento di Giampaolo Vannini – A livello di materie prime, la farina non sono solito utilizzarla, quindi è un problema che non mi tocca. Per quanto concerne gli aumenti, ci sono stati ma non mi sono sembrati così esagerati".

Di diverso parere è Calogero Scoma: "Alla fine di febbraio ho speso fra i 50 e i 100 euro in più rispetto a gennaio e mi immagino che ci sarà un ulteriore rincaro al termine di marzo. Sono mesi che va avanti questa situazione, non è certo dipesa dalla guerra, anche se questa non farà altro che peggiorarla. E’ uno scandalo". Più moderata la posizione di Lino Marchioni: "La salita dei prezzi dei prodotti c’è ed è innegabile, ma resistiamo. Se abbiamo paura per un’eventuale assenza dei viveri sugli scaffali? Più che per il presente è per il futuro. Vediamo come andranno le cose più avanti".

Francesco Bocchini