REDAZIONE PISTOIA

"Svengo dopo le terapie Tolto l’accompagnamento"

La storia di Luigi Fiore Madeo: "Soffro di una malattia degenerativa del sangue. Rischio di cadere a terra dopo 4 ore di dialisi, ma mi hanno negato il servizio"

La stretta sulle richieste di accompagnamento di pazienti che necessitano di terapie sanitarie non tarda a far sentire i suoi effetti. Tra chi ha "perso" il servizio c’è anche Luigi Fiore Madeo, 72 anni, e da tempo in cura con la terapia della LDL-aferesi , una sorta di dialisi salva vita. Da un mese, il signor Madeo non può più usufruire del servizio di accompagnamento con volontario della pubblica assistenza, perché l’ematologo che lo segue non ritiene che lui possa rientrare nei casi specifici per cui il servizio è ancora garantito.

"Io soffro di una malattia degenerativa del sangue – racconta Madeo, che vive a Capostrada – ho necessità di sottopormi a terapia almeno una volta a settimana o ogni 14 giorni. Ogni seduta che è una sorta di dialisi dura almeno quattro ore e mezzo e, al termine delle quali, io non sono in grado di mettermi alla guida della macchina, perché capita che abbia spesso svenimenti, dovuti a un calo improvviso della pressione. Ovviamente, per non rendermi pericoloso per gli altri, evito di guidare la macchina, ma raggiungere l’ospedale del Ceppo, dove sono programmate le mie sedute, non è facile. Devo andare con i mezzi pubblici, ma rischio di cadere a terra e di farmi male. Mi chiedo perché la sanità pubblica abbia voluto risparmiare su un servizio così importante, che tra l’altro è richiesto da persone che soffrono di patologie gravi, come la mia, nel senso di malattie croniche, o da pazienti oncologici. L’anno scorso ho avuto almeno quattro episodi di svenimento, ma non ero solo, e sono stato soccorso dal volontario che mi accompagnava. Ho più volto spiegato la situazione, ma il medico che mi segue mi ha detto che l’unica soluzione è quella di chiamare un’ambulanza in caso di malore. Io dico solo che nel caso io svenissi, dovrà essere qualcun altro a chiedere aiuto. E, secondo poi, dovrei andare al pronto soccorso e aspettare per per uno svenimento. Un percorso inutile, e uno spreco (questo sì) di denaro pubblico".

M.V.