Scuola materna di Abetone: dopo le dichiarazioni del presidente del municipio Andrea Formento e del presidente del Consiglio comunale Diego Petrucci, è il Paese che Vogliamo a voler puntualizzare gli accadimenti. "Quando venimmo a conoscenza della riduzione delle ore decisa dall’Istituto omnicomprensivo – racconta Davide Costa, capogruppo della minoranza consiliare – suggerimmo al sindaco di far assumere la spesa al Comune, sia pure per il breve periodo necessario a trovare una soluzione strutturale. La risposta, abbastanza originale quanto sconclusionata, si concretizzò nell’accusa, a noi della minoranza, di fare comunella con due esponenti della maggioranza, di cui, disse Danti, uno è l’attuale presidente del municipio di Abetone; che il Comune non aveva soldi per pagare servizi che avrebbero dovuto garantire altri, nello specifico la scuola e che, stante questa situazione avrebbe valutato le proprie dimissioni. Davanti a questa curiosa retromarcia viene da chiedersi cosa abbia fatto cambiare idea a Danti e se, una conferenza stampa alla quale hanno partecipato quelli che considera i suoi nemici giurati, non lo induca a qualche riflessione. Il Paese che Vogliamo è contento che i ragazzi e le loro famiglie, non abbiano a soffrire di un ulteriore disservizio, che in Montagna abbondano. Bene quindi che ci sia stata una soluzione ma, questa rissosa maggioranza sta dimostrando, con una progressione geometrica, la propria inadeguatezza. Ora aspettiamo che impallinino il sindaco scelto da loro stessi, non è difficile indicare nei primi mesi del nuovo anno, il giorno in cui daranno il benservito al confuso e incolpevole Marcello Danti". A giugno ci saranno le elezioni europee, forse anche quelle del Comune di Abetone Cutigliano.
Andrea Nannini