di Samantha Ferri
Da oggi entrano in vigore le nuove regole su tamponi, quarantena e accesso ai luoghi di lavoro. Niente più ricetta elettronica per fare il tampone in farmacia, dove sarà solo a pagamento e dove non ci sarà più neppure il prezzo calmierato per il test antigenico rapido, che era stato fissato fino alla fine dell’emergenza sanitaria a 15 euro. Adesso che il periodo di emergenza sanitaria si è concluso le farmacie potranno decidere i prezzi a propria discrezione, salvo le farmacie comunali pistoiesi che garantiscono di mantenere inalterati i prezzi di tamponi e mascherine.
Secondo le nuove regole, quindi, i test antigenici o molecolari per individuare il Covid continueranno a essere prescritti dal medico curante, ma saranno eseguiti solo nei presidi delle aziende sanitarie. È dunque scaduta la convenzione tra Regione e Federfarma, la federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani. Andrea Giacomelli (nella foto piccola in alto), presidente di Federfarma Toscana e Pistoia, spiega di aver appreso da una comunicazione della Regione lo scioglimento della convenzione. "C’è stata una certa perplessità da parte dei cittadini – spiega Giacomelli –, hanno provato senso di smarrimento di fronte alla novità e in questi giorni si stanno recando nelle proprie farmacie di fiducia a chiedere spiegazioni. Pensano che ci sia un problema sul portale di prenotazione, perché fino a poco fa potevano prenotare il tampone con ricetta medica in farmacia, ma adesso non vedono più questa opzione. Forse è mancata la comunicazione al cittadino che non è stato avvertito in tempo del cambiamento che sarebbe giunto a partire dal 1° aprile". Un servizio, quello del tampone in farmacia, che ha funzionato a pieno ritmo negli ultimi mesi. "La Regione chiese alle farmacie private di mettere a disposizione almeno sei ore settimanali per effettuare i tamponi – aggiunge Giacomelli – e le prenotazioni da parte dei cittadini sono sempre rimaste costanti, segno che il servizio è risultato molto utile ed è stato molto apprezzato".
La fine dello stato d’emergenza porta con sé anche un’altra conseguenza, poiché decade anche il protocollo che aveva istituito il prezzo calmierato ai tamponi nelle farmacie (15 euro per gli adulti e 8 euro per i ragazzi dai 12 ai 18 anni). "Ciò significa che da oggi le farmacie potranno decidere in modo autonomo il prezzo – specifica il presidente di Federfarma –. Ciò non significa per forza che ci saranno aumenti considerevoli, penso che il prezzo finale dipenderà dal costo al quale vengono forniti i kit alle farmacie. Se questo resterà invariato non ci saranno grosse differenze nemmeno per i cittadini".
Discorso a parte, invece, quello delle farmacie comunali pistoiesi. "Con il termine dello stato d’emergenza decade anche l’obbligo del prezzo calmierato sui tamponi a 15 euro e sulle mascherine chirurgiche a 0,50 e sulle Ffp2 a 0,75 ma le farmacie comunali pistoiesi hanno deciso di non modificare i loro prezzi al pubblico per non gravare ulteriormente sui cittadini in questo momento di crisi economica", sottolinea l’amministratore delegato di Far.com Alessio Poli.