REDAZIONE PISTOIA

Tana Termini: stop al biodigestore, incertezze sulla procedura fallimentare

La Giunta regionale blocca il biodigestore a Tana Termini, ma restano dubbi sulla procedura fallimentare e il futuro dell'area.

Il consigliere regionale Capecchi all’ultima manifestazione a Tana Termini

Il consigliere regionale Capecchi all’ultima manifestazione a Tana Termini

L’eco del "no", arrivato ad inizio settimana, da parte della Giunta regionale sul progetto di trasformazione dell’impianto di compostaggio di Tana Termini, lungo la valle della Lima, non si esaurirà nel giro di breve tempo anche perché, al netto della decisione presa, c’è un altro aspetto da tenere bene in evidenza: la procedura fallimentare che, dal 2017, è stata intrapresa sull’area non si è ancora conclusa in quanto era presente la sospensiva di aggiudicazione in base al rilascio della nuova autorizzazione, che adesso non c’è, e adesso ad essere preoccupati rischiano di esserlo i creditori della vecchia società che gestiva l’area.

"Vorrei ricordare – afferma il curatore fallimentare, Ivo Vannini – che siamo ancora oggi in presenza di un esperimento di vendita effettuato nel contesto fallimentare che si è concluso con l’aggiudicazione dell’impianto con il trasferimento della proprietà ed annessa sospensiva di rilascio della nuova autorizzazione. Dal mio punto di vista, al momento, non posso far altro che prendere atto di quella che è la decisione della Regione: adesso gli organi preposti consulteranno Pistoia Compost per capire cosa fare nel futuro. Anche perché, non dimentichiamoci, che dovranno essere intraprese le iniziative più opportune per l’interesse dei creditori della vecchia società fallita".

L’attuale proprietaria, quindi, dovrà esprimersi in merito a cosa fare e, successivamente, toccherà al giudice optare per la soluzione finale, compresa anche la possibilità di ripartire con una nuova asta.

"Mentre la giunta regionale non trova di meglio che polemizzare con noi – dicono invece, riportando la questione sul piano politico, i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi e Alessandro Capecchi, in prima linea da anni su questa vicenda – la popolazione e gli imprenditori della zona hanno condiviso la nostra battaglia per impedire che fosse riattivato l’impianto di Tana Termini attraverso l’installazione di un biodigestore. Una vittoria importante, frutto anche della mobilitazione dei comitati, da sempre in contatto con tutte le forze politiche con la differenza che qualcuno ci ha messo la faccia ed altri no. Adesso la Regione deve completare l’opera, contribuendo alla rigenerazione urbanistica dell’area che ha ospitato l’impianto di smaltimento per decenni e lo deve fare stanziando adeguate risorse e concordando con gli enti locali per arrivare ad una giusta compensazione per una comunità che, oggi, rischia di ritrovarsi con un rudere industriale inutilizzabile".