CARLO BARONI
Cronaca

Tari, prezzi alle stelle: "Dramma per le imprese"

Confcommercio: "A Pistoia le tariffe aumentate del 40% in quattro anni". Secondo l’associazione adesso servono agevolazioni concesse in passato.

Un’operatrice di Alia impegnata nello svuotamento dei cassonetti interrati (foto d’archivio)

Un’operatrice di Alia impegnata nello svuotamento dei cassonetti interrati (foto d’archivio)

La Tari alle stelle. Scoppia la polemica. Confcommercio alza la voce: "Negli ultimi quattro anni la Tari per le nostre associate è salita mediamente del 40%. È un aumento insostenibile per le aziende, che nel 2025 dovranno probabilmente fronteggiare nuovi rincari" "Nel 2021 un bar con 100 mq di superficie pagava 2697 euro di Tari, mentre nel 2024 siamo saliti a 3771 euro, per un incremento del 39,82% – spiega una nota dell’associazione di categoria –.Risultato praticamente analogo per un ristorante della stessa metratura: nel 2021 pagava 3770 euro, mentre un anno fa ne ha pagati 5271 (+ 39,81%)”.

Non è andata meglio per i negozi di abbigliamento, che hanno visto un rialzo della tariffa pari al + 48,53%, né per gli alberghi (+ 39,82%). "Alia prevede riduzioni significative, nell’ordine del cinquanta per cento, per alcune categorie di attività che dimostrino di aver svolto correttamente la differenziata e di non essere incorse in sanzioni nell’ultimo anno – si legge –, ma si capisce che questo meccanismo, sempre che venga concesso, suona come una beffa a fronte di aumenti di questo genere".

"Oltre a questo – prosegue Confcommercio – adesso l’amministrazione, sempre tramite Alia, parrebbe intenzionata a recuperare alcune agevolazioni già concesse negli anni precedenti e ritenute soltanto oggi improprie. Su questo punto ci confronteremo la settimana prossima con il Comune, perché riteniamo che sulle imprese, che si sono attenute alle indicazioni di Alia, non possa ricadere un provvedimento di carattere retroattivo. Questo minerebbe il naturale rapporto di fiducia tra le aziende, Alia e l’amministrazione". "Appare evidente – conclude la nota – che la mancanza di strutture performanti per lo smaltimento, unita ad un tasso di raccolta differenziata non in linea con le città toscane più virtuose, determinino un incremento costante della tariffa. Quello che non è pensabile è che le imprese si facciano carico, anno dopo anno, di costi sempre più ingestibili. Così si ingolfa il motore produttivo del territorio e si disincentiva chi vorrebbe aprire una nuova attività. Servono contromisure nel breve periodo e strategie di lungo termine per una efficace gestione dei rifiuti".