Una residente del Comune di Sambuca non è riuscita a contattare il medico di guardia e si è rivolta alla nostra redazione per segnalare che per quasi tre ore non è riuscita a mettersi in contatto con lui, probabilmente per un problema di linea telefonica.
La protesta per il mancato servizio, che peraltro non ha provocato che un modesto disagio, è esplicitamente rivolta al mancato funzionamento del telefono che, dopo che è stata tolta la linea fissa ed è stato sostituito da un tablet, a volte si trova in zona non servita. La vicenda però ha riportato all’attenzione su altri aspetti del comune di Sambuca, considerato un po’ al limite delle terre pistoiesi. Basta scorrere all’indietro di poco tempo le pagine della memoria per trovare la proposta di andarsene nelle braccia della vicina Emilia. Il medico di base, l’ormai storico dottor Ettore Derevizis effettua servizio due giorni alla settimana. Oppure, in caso di chiamate di emergenza, può accadere, com’è successo nei giorni scorsi, che di ambulanze ne arrivino addirittura due.
Nel caso contestato dalla nostra lettrice, alla farmacia non era arrivata una ricetta e la paziente, dopo alcuni tentativi, si è rivolta al centro operativo che non ha potuto risolvere la difficoltà. "Se fosse stato attivo il numero di rete fissa – ha affermato la signora – il medico sarebbe stato allertato dal cicalino e mi avrebbe potuto rispondere. Invece avendolo tolto si è venuto a creare un disservizio. Ormai siamo civilmente morti. La gran parte dei cittadini si rivolge all’Emilia. Il sindaco si sforza per risolvere il problema, ma non ottiene risultati".
Andrea Nannini