Quello che doveva essere un benefit ed un’innovazione per il territorio collinare, come era stata pensata nel 2008, per gli abitanti di Sammommè nel corso degli anni si è rivelato un vero salasso che, temporaneamente, è stato sistemato da palazzo di Giano come deliberato nel corso dell’ultimo consiglio comunale in attesa del 2026 quando, probabilmente, tutto tornerà allo stato originario. Stiamo parlando dell’impianto di teleriscaldamento a cippato, un’infrastruttura accolta con particolare interesse e favore (in sostanza le utenze si staccavano dai vecchi impianti a Gpl per attaccarsi al teleriscaldamento) di una delle frazioni più a nord del comune ma che, ora, portava solo problemi anche economici. E’ stata l’assessore al Bilancio, Margherita Semplici, a ricostruire la vicenda in aula. "Il contratto partì nel 2010 con degli impegni precisi come quelli di prevedere una determinata tariffa che poteva essere aumentata solo in base all’aggiornamento Istat mentre a carico dell’amministrazione restavano gli oneri di mantenimento per l’efficienza dell’impianto". Fino a qui tutto bello se non che, dal 2015, iniziarono ad emergere i primi problemi con una rimessa di esercizio da parte del Comune e nel 2016 fu aumentata la tariffa non tenendo conto di quanto previsto dal contratto che sarebbe scaduto nel 2020. "Una decisione – ammonisce l’assessore – che fu presa senza una condivisione con gli utenti o una modifica contrattuale. A fronte di una tariffa arrivata nel 2020 a 131 euro, gli abitanti pagavano circa 111 euro perché la differenza veniva recuperata dalla ditta Erre Energie attraverso il credito di imposta". Si arriva al 2022, quando l’azienda restituisce al Comune l’impianto, costringendolo ad inserirlo nel proprio "contratto calore". Da qui è partito un confronto con gli abitanti per arrivare ad una soluzione condivisa. Aggiunge Semplici: "È stato valutato che l’unica strada per riuscire ad ottenere una gestione lineare rispetto a quello che è il contratto firmato sia di tornare ai dettami precisi e puntuali dello stesso. Pertanto è stata presa la tariffa fissata all’inizio, integrata dagli aggiornamenti dell’Istat, abbandonando i meccanismi legittimati unicamente da una delibera del 2016. L’impianto sarà inserito nella gara calore dell’amministrazione del 2025 per individuare un nuovo gestore. Pertanto, per l’anno 2024-2025 c’è una sensibile riduzione della tariffa per il teleriscaldamento nella consapevolezza che, dal 2026, potrà esserci un gestore in grado di intervenire efficientando l’impianto e garantendo il servizio al meglio".
CronacaTeleriscaldamento: "Riduzione delle tariffe. Aspettando il nuovo gestore"