Terme: ipotesi privato. La voce degli operatori: "Che sia progetto serio"

La nuova asta l’11 marzo. Via libera alla gara per il pacchetto unico dei beni. Le richieste: "L’importante sarà non snaturare l’identità turistica del sito".

Terme: ipotesi privato. La voce degli operatori: "Che sia progetto serio"

L’asta: l’offerta minima che scende da 42 milioni di euro a 35,6

Gli albergatori sono pronti a valutare senza pregiudizi la partecipazione di un soggetto privato, dotato di un progetto serio e legato all’identità turistico-termale, al nuovo bando di vendita dei beni strategici delle Terme, anche in cordata con soggetti pubblici. Il nuovo appuntamento è per l’11 marzo, con l’offerta minima che scende da 42 milioni di euro a 35,6. Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi-Apam, rinnova la stima per la professionalità e la serietà del commissario giudiziale della società Alessandro Torcini e il liquidatore Enrico Terzani.

"Sono due professionisti di grande qualità e il modo in cui stanno lavorando non si discute – spiega – anche se avremo preferito che i tempi di svolgimento di queste procedure fossero più rapidi, ma questa non è assolutamente una polemica nei loro confronti. Ormai la procedura che ha portato al concordato preventivo in continuità e alla vendita dei beni è partita e non possiamo tornare indietro. Tutti conoscono la soluzione auspicata da Federalberghi-Apam: proprietà delle Terme pubblica e gestione affidata a un privato. Certo, non vogliamo assolutamente intralciare l’andamento della vendita e, se le cose non possono andare del tutto in parte come avremmo sperato, siamo pronti a incontrare un soggetto privato serio e affidabile, in grado di presentarci un progetto serio. Non saremo certo noi a opporci a qualcosa in grado di fare bene alla città".

Giovanni Biondi, presidente di Asshotel Confesercenti, conferma l’apertura nei confronti di un investitore privato serio, in grado di non snaturare l’identità turistico-termale di Montecatini. "Rinnovo la stima nei confronti degli organi della procedura – ribadisce – che hanno agito con grande professionalità e correttezza, come richiesto dalla legge. Bisogna essere realisti: nonostante gli sforzi del pubblico, gli enti interessati non hanno ancora raggiunto la cifra necessaria. Se Comune e Regione potessero togliere dal pacchetto le strutture che non lo interessano, non vedo cosa ci sarebbe di male a facilitare la partecipazione di un soggetto privato, nel rispetto delle procedure di legge". A dicembre dello scorso anno, la Regione ha approvato una legge che consentirà al socio di maggioranza delle Terme di presentare un’offerta da 17,5 milioni di euro per l’acquisto di Tettuccio, Regina, Redi ed Excelsior. Il Comune, da parte sua, è pronto a presentare un milione e mezzo per l’acquisto della Torretta, prezioso edificio ormai da anni in pessimo stato, che necessita di un rilevante progetto di recupero. La Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia ha presentato una manifestazione di interesse per le Terme. I tre soggetti pubblici possono partecipare insieme, ma al momento non sono in grado di esprimere un’offerta competitiva nel suo complesso.

Daniele Bernardini